Che paura le Fashion Bloggers

Si moltiplicano ogni giorno, diventano sempre più “autorevoli” (per quanto possa valere la parola autorevole in un ambiente di frivolezza assoluta), stanno in prima fila alle sfilate, hanno accesso gratuito a Fiere di Moda&Co, ricevono capi&accessori in regalo dagli stilisti, alcune finiscono per scrivere sulle riviste di settore.
Ma cosa sono queste fashion blogger?
Giornaliste? Fotografe? Semplici amanti del mondo della moda o solo esibizioniste?

Il termine ormai è super-diffuso, come anche la quantità di “blog” che nel giro di pochissimo tempo si sono moltiplicati sul web: l’armadio di Irene, la piccola cosa snob, il libro degli scarabocchi di stile, il toast fashion, la frutta fashion e, giustamente, tra il toast e la frutta ci manca lei, la famosa insalatona (bionda, ovviamente). Luisa Via Roma dedica un evento lungo ben 5 giorni a questi famosi fashion blogger nazionali ed internazionali da ormai 4 edizioni (ovvero due anni), prima di ogni Pitti Uomo, con tanto di feste e cene super-rigorosamente-su-invito (sono stata lo scorso giugno ad una di queste feste…e mi sono annoiata tantissimo, questi blogger non sono per niente auto-ironici). Il che mi fa pensare, molto, all’utilità di questi personaggi. Lungi dall’essere anche solo vicini al caro  Scott Schuman e al suo mondo fotografico di realtà stilose che trova in giro per le strade di New York e dintorni, il suo personalissimo taglio giornalistico/informativo ed il suo modo di descrivere attraverso scatti estemporanei (e poi, diciamolo, è stato uno dei primi). Ma come lui ce ne sono moltissimi di blog che parlano di moda in maniera informativa, descrittiva, a volte anche distruttiva, ma almeno “parlano”.

Loro invece NO. Loro si fanno foto. Di se stesse. Ogni giorno…anche più volte in una giornata se capita. Loro parlano dell’ultimo smalto che si sono comprate (mettendo in evidenza la marca, ovviamente). Loro ci fanno vedere la loro immensa collezione di scarpe (e tu le infami o sbavi d’invidia…in ogni caso le odi un po’). Parlano dei loro meravigliosi viaggi nelle capitali della moda. Delle sfilate a cui sono state invitate a partecipare. Dell’ultimo set che si sono fatte con il loro fidanzato/perfetto sulla Maserati che le hanno dato in prestito (no comment). Hanno un look per ogni occasione e si devono per forza fotografare. Allora tu ti domandi: avranno un gusto incredibile? Creeranno degli abbinamenti inusuali? Interpreteranno i capi e gli stili in maniera particolarmente personale? NO! Niente di tutto ciò. A me piace dividerli in due macro-gruppi: quelli assurdi, che per sembrare interessanti fanno degli accozzamenti improbabili, e ve li  lascio sbirciare in questo fantastico gruppo su FB; e quelle fighette-banalmente-inutili, con i loro musini da ragazze per bene, i loro capelli sempre in ordine anche con la bufera, il loro trucco così naturale (che noiaaa), ed il loro abbigliamento che non racconta niente di nuovo, ma è semplicemente uno sfoggio di marchi, nuovi acquisti, nuovi regali da parte delle “case di moda” dei quali sono tutte (sempre) super-emozionate!

Ma il vero dato sconcertante è la quantità immensa di persone che seguono questi blog (voyeuristi con sindrome da “grande fratello”? soggetti con scarsa personalità? gente in cerca di ispirazione?) e soprattuto i commenti: “Come sei bella”, “Ma sei super, ti adoro tantissimo, stupendi i capelli e tua sorella è magnifica”, “Ma che bellissimo l’abbinamento del nero e bianco” (..?..) “Mi piacciono le foto spontanee e dove sorridi o fai qualche foto un pò pazzerella” (in effetti, Chiara , hai sempre quell’espressione da signorina perbene che avrebbe anche stancato, falla un po’ la pazzerella, no?!?). Ed è proprio dalla quantità di “seguaci” che si innesca il meccanismo di corteggiamento da parte delle aziende moda, che per avere della sana pubblicità gratuita, omaggiano le signorine in cambio dei loro shooting quotidiani. Chiedono loro pareri. Le chiamano alle sfilate. Le chiamano perfino a fare consulenze come è capitato alla giovane Tavi (pensa te, io ho pure studiato per fare questo mestiere). Ed ecco che ritorniamo all’ “autorevolezza acquisita” con cui avevo cominciato…Non perdiamo del tempo a farci domande inutili sul “come” ci siano arrivate, dopotutto il web non è la tv…vero?.

Bisogna però riconoscere che sono state brave a costruire tutto ciò. La costanza e la dedizione con la quale si agghindano e si auto-celebrano giornalmente è impegnativa, è un lavoro. Loro si sono impegnate. Ci hanno creduto. E ce l’hanno fatta. Io però, non ce la posso fare a seguirle seriamente, mi fanno ridere e mi indispongono allo stesso tempo…e a voi? Che effetto vi fanno?

Vorrei concludere citando il post di una mia amica sul mio FB: “….scusa eh ,,,ma che patacca è questa Ferragni ?! Veramente, una donna di un pissero incredibile,,,,ma icchè ci fa sul web ? forse per la strada un ce la volevano ?!?! ,,,,pisserona !!”. Rosa ti stimo!

E ora posso dirlo, I HATE FASHION BLOGGERS 😉                                                            Ah, dimenticavo…questo vale anche per certi signori maschietti, ma loro ve li presento un’altra volta!

100 pensieri su “Che paura le Fashion Bloggers

  1. Alis ha detto:

    Il fatto purtroppo è che ormai il mondo della moda ne parla sempre più spesso di loro ahimè!E questo fa di loro delle piccole “idiote” star! (che la moda la indossano ma NON la conoscono ASSOLUTAMENTE!!!)

  2. Irene ha detto:

    Bellissimo articolo che condivido a pieno
    sono rappresentanti di una fantastica operazione di marketing narcisistico
    che noia!!!!!!!!!!!!!

  3. silvia ha detto:

    minkia… ma sta gente è malata… non credevo essere figli di papà potesse divenire un problema sociale così grave!
    Insomma, blogs con minkiate ne avevo visti ma quello di quella lì che nuota nell’insalata è davvero exceeding expectations!! I(

  4. ArtEC ha detto:

    Sinceramente D&G e co potrebbero andare a spalare la neve e con loro queste ragazzine che si credono delle modelle, con i soldi di mamma e papà. Ma pensassero a farsi una vera vita, possibile che non capiscano che è tutto falso, tutto finto?

    • morgatta ha detto:

      Beh, a loro modo questo è il “lavoro” che si sono inventate e con cui alcune (non tutte ovviamente) campano! Da questo punto di vista tanto di cappello…dal punto di vista contenuti………EMPTY!

  5. Fedelma ha detto:

    Gioia, ma questo post è fashion in un modo che non ti dico! Cioè… è stilosissimo! PeV una tVendsetteV come me… mi ha apeVto un mondo!
    E poi va d’accoVdo con il mio outfit di oggi, con il tVenchino sotto il blazeV… ho messo puVe i jeggins che fanno tanto MaVc Jacobs e KaVl LageVfeld ma più easy.
    GuaVda… adoVVVVo!

    Ok, esco dal corpo della fashion svampita e torno me stessa. Ti prego, picchiami se ci rientro: è talmente secca che mi stava prendendo la claustrofobia!
    Un abbraccio,
    Fed

  6. Ironica ha detto:

    Avevo sentito parlare di queste fashion-cose ma non sapevo esattamente di cosa si trattasse. Ti ringrazio per avermelo spiegato, mi si è aperto un mondo. Spero che nessuno se la prenderà a male se provvedo a chiuderlo subito. 😉

  7. Lambda ha detto:

    Ahahahahaha bellissimo post! 😀
    A me le persone che sfoggiano marchi e soldi stanno sulle palle per definizione, quindi quando capito in un fashion-blog mi concentro soprattutto sui capi e gli accessori, ignorando completamente il manichino che li indossa. Sì, proprio come se si trattasse della vetrina di un negozio, tanto non parlano e non esprimono grandi concetti, non fanno altro che non sia indossare abiti.
    Da quello che vedo in giro, le fashion blogger italiane sono la copia sbiadita di quelle straniere con in più quell’aria da fighetta perfettina o guru che te le rende suuuuubito s-i-m-p-a-t-i-c-i-s-s-i-m-e. 😀 Insomma, se la tirano e pure tanto! L’impressione è che a loro non piace la moda, ma solo lo status symbol del capo firmato. Tra l’altro mi son sempre chiesta da dove li prendano i soldi per comprare tutta quella roba, soprattutto all’inizio quando non sono nessuno e non ricevono regali. Essere facoltosi è un conto, avere un conto in banca senza fondo è un altro! 😀
    Ma più che le fashion blogger, a farmi davvero tanta pena sono le masse adoranti che ammirano questi manichini animati. Identificazione? Ispirazione? Frustrazione? Non so, sicuramente mancanza di spirito critico! I blog delle fashion blogger wannabe, dispiace dirlo, sono tristissimi.
    Comunque, come dici tu, c’è da ammirare la capacità di autopromozione e la costanza con cui si fotografano tutti i giorni (e anche la pazienza degli amici/fidanzati che le assecondano fotografandole!)

  8. ironiaprimaditutto ha detto:

    cioè, tu mi stai dicendo, in pratica che io mi sto facendo un mazzo a studiare, e queste che si fanno foto dopo essere andate a fare shopping e dal parrucchiere, non solo hanno gente con problemi mentali seri che le segue, le stima e le venera, ma vengono invitate addirittura a sfilate e compagnia bella?!!
    A questo punto, lascio l’università, divento fashion blogger pure io, mi invento qualcosa del tipo “il meraviglioso antro delle pezze al culo” e amen.
    Anzi, se qualcuno si vuole unire è ben accetto,dato che più cervelli sono meglio di uno…(anche perchè credo che man mano i neuroni si daranno allegramente all’amutinamento!).

    ps:bel post!

    • morgatta ha detto:

      Ahahahah…io “il meraviglioso antro delle pezze al culo” te lo approvo subito! Fossi in te lo metterei in lavorazione, in maniera intelligente, professionale ed ironica! Per questo non mollerei gli studi, possono sempre essere utili…che sò, a “smontare” il prossimo con cognizione di causa! 😉

      PS: Grazie!

    • Cristina ha detto:

      Su, ragazza ironica, sii davvero ironica e prendi la vita così come viene… accetta il fatto che nel mondo c’è una spaccatura abbastanza evidente ai più (e anche a te, ne sono certa) dove ci sono persone che lavorano (e studiano) per portare avanti qualcosa di buono, di concreto, sia per se stesse sia per il proprio paese e ci sono persone che preferiscono correre in modo diverso e, come nella vita di tutti i giorni, preferiscono arrivare un po’ prima…
      Sii ironica e non prendere troppo sul serio questo post che, come tanti altri, emerge nella sua nicchia che, agli occhi dei molti, può dare un’impressione differente da quella che è… ma, di fatto, la prima reazione, nel leggere le mie parole, sarà sicuramente “che vuoi che mi importi di ciò che pensi tu?”… ecco. E’ esattamente ciò che pensano loro. Le fashion blogger.
      😉

      • ironiaprimaditutto ha detto:

        Troppo tardi! ho fatto già la rinuncia agli studi e tra poco ho appuntamento dal parrucchiere…avessi letto prima il tuo commento, non avrei preso questo post così sul serio, mannaggia a me!!

        😀

  9. Cristina ha detto:

    Non capisco… sono capitata proprio per caso (e per quanto mi sforzi non ricordo davvero il percorso) e non riesco ad andarmene. Ho bisogno di dirti qualcosa ma ci giro intorno perché non vorrei apparire banale e, nel contempo, supponente.
    Indubbiamente è questo il post che mi ha condotta a te… Sono sempre in cerca di fashion blogger io… si, perché, tocca pure lavorarci, cercarle, assecondarle. Perché io devo seguire le tendenze della rete per comunicare e, in questo momento, loro (pare) facciano tendenza. E nel leggere il tuo blog ho riso, ho condiviso, ho pensato, conosciuto ed approfondito… però, per quanto tu ti sforzi di remare contro, parli forbito ma in modo ribelle, esci dalla massa e ti contraddistingui (sei una di quelle blogger intellettuali che ogni tanto incontro e che si divertono a sciorinare tutto il loro sapere?)… ecco per quanto tu possa risultare tanto brava… ecco, non so come spiegarti, c’è quel non-so-che fra le tue parole che una volta si sarebbe potuto etichettare come “risentimento”, “invidia” ma io so, ne sono quasi certa, che, no, non è così…
    Quindi, è fuori questione, mi piaci.
    Mi resta sempre un dubbio, una sottile vena di “cattiveria” pulsante che mi piace mettere in mostra qui, a casa tua (e ti chiedo scusa se mi sono permessa e l’ho fatto): tu sei una fashion designer, questo l’hai scritto (racconto la fiera dell’ovvio), e credo che nei tuoi sogni, sin da bambina, sin da quando giocavi a “gira la moda”, la tua massima aspirazione fosse quella di riuscire a far indossare agli altri qualcosa di creato da te, sentire una parte del tuo modo di essere presente nella vita della gente (magari di molti??) e provare quella sensazione che il musicista prova quando sente qualcuno cantare la sua canzone… il sottile piacere d’essere apprezzati e decantati…
    (mi son persa)
    Detto questo… non pensi che sarebbe interessante sapere che le fashion blogger, sceme o meno sceme, furbe o sempliciotte, facessero a gara per scriverti di mandar loro i tuoi capi da “recensire” e da “testare”?
    Se si preparati.
    La Ferragni per un link vuole 10.000 euro.

    😉

    • morgatta ha detto:

      Intanto ti ringrazio per la visita e per il mega/commento! Mi piace ricevere feedback (altrimenti scriverei sul mio diario personale)! Sì, sono un po’ “ribelle”, ma non in senso estremo e No, non sono di quelle che “sciorino il mio sapere”, anzi, sono una gran ascoltatrice e in pubblico spesso mi mutizzo. La mia non è invidia, forse più un risentimento sentito per lo status che ricoprono non facendo NULLA quando ci sono miliardi di persone capaci e competenti che per arrivare allo stesso livello devono fare una fatica bestiale (e non è detto che lo raggiungano).
      Detto questo, essendo una “fashion designer”, sarebbe sinceramente stato più utile “sfruttare” le signorine per i miei scopi busineristici. Ma, ahimè, nel mio lavoro sono sempre stata parecchio radical (davvero radical) e ho scelto sempre le strade meno scontate e più “alternative”. Non sto facendo la “figa” o “l’alternativa per forza”. Sono davvero così. E non sempre ho raggiunto risultati immediati o rapido successo (infatti sono Miss nessuno), ma almeno sono tranquilla come me stessa! 😉
      Alla F. non le darei nemmeno una mutanda da testare (renderebbe pissera anche quella)…ma se vuoi qualcosa da recensire, a te lo mando volentieri 😉

      questione di

      • Cristina ha detto:

        ahahahah tesoro io ti ringrazio per avermi immaginata quale fashion-blogger (no, dico, ma hai visto la mia anteprima nella foto?? ahahah).
        In realtà io sono l’intermediaria fra l’azienda e loro (e credimi è ancora peggio) colei che deve trovare degli escamotage (ed alternative) per rendere interessante la comunicazione (che seppure è cambiata con nuovi parametri è pur sempre rivolta alla gente)… discorso lungo e tedioso ma, tant’è, tutti hanno bisogno di comunicare ed io devo trovare le soluzioni.
        So quanto costa gente come la tizia menzionata perchè, purtroppo, ha “stretto il cappio” ad una collaboratrice-amica che fa comunicazione offline ma, naturalmente, non sono tutte come lei. Detto questo ci sono alcune persone che, più che per il valore di ciò che indossano, valgono per l’ascendente che sono riuscite a crearsi sulla rete. Un fenomeno che analizzo da oltre due anni e resto sempre colpita nel vedere la fiducia che queste esibizioniste instillano nelle persone (altro discorso super-lungo).
        E’ bello disquisire con te, sei così brillante ed accattivante che fai venir voglia di tornare… i miei complimenti.
        😀

      • morgatta ha detto:

        Non sarai fashion blogger (meno male) ma da quel che ho visto sbirciando in rete sei “una che ne sa” (e pure parecchio)! Quindi benvenuta…spero di poter disquisire su tutti quegli argomenti super-lunghi ma super-attuali di cui tu ti occupi e dei quali io sono super-curiosa! Really nice to meet you…e di averti qui! =)

  10. yaya ha detto:

    Per quanto mi riguarda il problema non sono le fashion blogger in sè… è il fatto che da noi, in Italia intendo, abbiano successo ragazze che non hanno più gusto di altre, ma solo un portafoglio molto più gonfio. Le icone di stile sono sempre esistite, il fatto che il web permetta anche a ragazze normali di diventarlo sarebbe una cosa bella…Il problema a mio parere è se ci ritroviamo a “venerare” i look scialbi della Ferragni (la moda è sperimentare, osare, inventare qualcosa) o i post della piccola cosa snob (noiosi come pochi, giri di parole intorno al nulla, fiera dei luoghi comuni). Per me qualcuna si salva, per esempio mi piace moltissimo Eleonora Carisi (Jou Jou Villeroy). Ad ogni modo, purtroppo è il mercato che come sempre, decide. Ma che gusti ha? 😦

  11. eleleo ha detto:

    Sono d’accordo con il commento precedente: a me non dispiaceva inizialmente questa “cosa” della moda on line: insomma era bello trovare fonti d’ispirazione e pensare che fossero delle persone normali con solo una forte passione per la moda (senza per questo santificarle o adorarle in continuazione)….poi si sono modificate in una specie di divora – marchi e markette (con la k sennò non vale) a go go; non mi interessa se tizio ti ha invitata all’inaugurazione del suo nuovo bagno, mi piace vedere le nuove collezioni e confrontarmi con pareri anche diversi dal mio, oltretutto le autocelebrazioni sono molto noiose. Delle varie fb io salvo solo alcune straniere, tipo the cherry blossom girl…almeno lei ha a) uno stile personale, basato sui suoi gusti e sulle sue preferenze e b)sà usare la reflex in modalità non automatica! Oltretutto credo abbia fatto degli studi di moda…almeno conosce la storia e non è solo un esposizione di marchi!

    • morgatta ha detto:

      Chiaro che non si può fare di tutta l’erba un fascio, ed anche io giornalmente consulto blog (fashion e non) che sono originali, ben costruiti, con belle foto, bei disegni, spunti interessanti. Il bello della rete è proprio questo: la libertà e la varietà. Cherry blossom mi piace e come lei anche altri che vi dirò 🙂 qui ho solo detto quello che NON mi piace! P.S Grazie della lettura 🙂

  12. Incisivebrain ha detto:

    Complimenti!!! Hai riassunto in maniera superba tutto…e condivido! Io sono un’appassionata di moda etc, e cerco, con i miei pochi post di fare una ricerca su ciò che può, a mio avviso, dare un tocco nuovo a un vestito, o valorizzare una stanza, come uno scatto fotografico. Cerco un contatto con questi creativi, per capire cosa gli frulla in testa, da cosa nascono le loro idee…e devo dire che ogni intervista mi ha arrichhita molto, come persona prima ancora che blogger (se così posso definirmi).
    Gli autoscatti degli outfit “fashion” o i post “sono nel posto più figo nel mondo” non danno a mio giudizio un valore aggiunto, e anzi mi meraviglio di quanta gente stia a sbirciare fenomeni da perfetto piano di marketing.

  13. Patrizia ha detto:

    Ahahaha, meraviglioso… Detto poi da una che scrive di moda ma non si sognerebbe mai di pubblicare immagini del suo look… Io queste qui le ho anche incontrate tempo fa ad eventi fashion (e manco le ho riconosciute… e forse un po’ si sono risentite…. :D)… Oddio, una palla senza paragoni: parlare con un criceto avrebbe dato più soddisfazioni!!!! Grande… E grazie a Cristina che ha condiviso l’articolo così mi son fatta quattro risate!

  14. Noesse ha detto:

    Condivido al 90%. Anche io ho un blog, ma preferisco dare consigli e scrivere cose utili al posto di riempire la mia pagina di mie foto, tutte uguali. Forse non avrò capito niente io, forse non sono abbastanza brava… Ma non posso fare a meno di stupirmi di certi soggetti che non hanno un minimo senso del gusto e dell’eleganza, ma vengono riempiti di complimenti. Ah certo… Funziona così: più spammi a destra e sinistra, più lecchi il **** e più gente sarà disposta a seguirti. Poi magari ci butti dentro una foto di un sacchetto di Chanel e vai per i 1000 follower! Va beh! 🙂

  15. followingyourpassionsimona ha detto:

    Ahaha, fantastica (ma questo te l’ho già detto!) e Il commento di Facebook è stupendo!
    Condivido tutto, e come la penso lo hai letto poco fa sul blog.
    Credo di esser l’unica ( insieme a te forse) a non aver mai seguito la ferri-nazionale, ho aperto un paio di volte il Blog chiedendomi il perchè fosse così famosa e non mi sono ancora data una risposta!
    Quando lo scopro te lo faccio sapere!
    😉
    Simo

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.