Fashion, Film e Disagio

Sono stata invitata a prendere parte al Roma Web Fest in qualità di “fashion blogger (e già qui mi è venuto da ridere, io non sono proprio quel tipo di blogger, ma forse loro non se lo immaginavano…ad ogni modo sto comunque parlando del post-evento, quindi il mio compito di “diffusore di messaggi” lo sto portando a termine…a mio modo, ovviamente).

IMG_1989L’evento, tenutosi lo scorso fine settimana al museo MAXXI di Roma, è la seconda edizione “del primo festival ufficiale dedicato alle web series in Italia“; una tre giorni di incontri, tavole rotonde, workshop, proiezioni, ed happening conditi dai protagonisti della rete, da chi queste serie le inventa, le produce, le sponsorizza. Sulla scelta della location non si può dire davvero nulla, ma obiettivamente il comitato d’accoglienza non è stato così brillante, disinformato a tal punto di non saperci direzionare a dovere, limitandosi a darci un programma dell’evento (nemmeno troppo dettagliato) senza troppe spiegazioni. Solo un’ora dopo il nostro arrivo si è palesata una responsabile invitandomi a rimanere nei paraggi (???) per foto ed intervista.IMG_1997Ho pensato bene di defilarmi ad una “tavola rotonda” sulle web serie brandizzate, nella quale si è parlato di web, di blog, di rivoluzione digitale, di tutto quello che gira in “rete” con le sue potenzialità ed i suoi limiti e delle aziende che tentano di sfruttare questi mezzi non sempre con ottimi risultati. Molti concetti interessanti, sciorinati, purtroppo, con il solito intercalare di parole anglofone che ha un po’ stancato (tutta questione di #storytelling, #teamwork e #timing); alcuni pensieri, invece, li ho trovati un po’ scontati, soprattutto per un pubblico di presunti “addetti ai lavori“. Ho dovuto abbandonare a 10 minuti dalla fine: era giunta l’ora dei fashion film, ed io ero curiosa di vedere di cosa si trattasse! Ritornando all’ingresso, però, una scena-tipo si è palesata davanti ai miei occhi: l’atrio che si stava riempiendo di blogger modaiole, vestite di tutto punto, ognuna che scrutava le altre senza sorridere né socializzare (che noia e che tristi), tutte  a caccia della fotografa che le avrebbe immortalate sul tappeto rosso.  Ho avvertito un brivido. Doppio brivido. Un fumetto è uscito dicendo…

IMG_2029Poi è arrivato il primo pensiero: “O merda, sono insieme a coloro che infamo (con amore) un giorno sì e l’altro pure (cosa diavolo ci faccio qui in mezzo)?!?“. Il secondo attimo di panico è arrivato quando una squillante signorina non identificata con lunga chioma bionda e tacchi a spillo mi ha intimato “Avvicinati, che devi essere fotografata anche tu“. Ho risposto con un sorriso, ma dentro di me mi sono sentita davvero fuori luogo. Lo so, è contro ogni logica: una blogger si dovrebbe esporre, si dovrebbe far vedere, si dovrebbe far fotografare. Dopotutto, i quintali di follower si conquistano anche così. Sì, ma forse non sono in grado, non è nelle mie corde, non mi ci trovo, non in questa sede! Fosse stato un party in una situazione più divertente ci poteva anche stare, ma così, la bella statuina muta nel museo, anche no! Un giorno, magari, imparerò…

1911616_710636532338535_3945373212500418625_n

Fortuna ha voluto che fosse scattata davvero l’ora “film“. E via con passo gattato dentro l’auditorium, a guardare una carrellata di “fashion fim” di dubbio gusto e scarsa utilità. Fashion Film è per caso un sinonimo di Spot-Iperpatinato (come direbbe #LaTringa)? Perchè quelli “in concorso” questo erano; alcuni patinatissimi, altri talmente casalinghi che la mia mamma avrebbe saputo fare di meglio, altri talmente concettuali da risultare incomprensibili. Ora, io capisco che il video sia un mezzo immediato che fa gola a tanti, ma se dietro ad ogni produzione non c’è una storia o un messaggio da comunicare realizzato con amore e passione, questa rimane un mero esercizio di stile ed estetica. Punto. Solo un paio hanno catturato la mia attenzione, che ovviamente non hanno vinto! (se li volete vedere tutti basta cliccare qui).fashion-film-1

Inutile dire che, con profondo rammarico, mi sono defilata appena possibile, concludendo la serata prima davanti ad una “gricia” con friggitelli (bona) e poi al Garbatella Jazz Festival, tra signori di sinistra e giovani alternativi, sorseggiando rum sotto una pianta di rosmarino gigante, facendo progetti…

IMG_2021A volte, anche a me, tutto questo #fashion, uccide. Io preferisco conquistarvi con quello che scrivo e quello che faccio. Anche perché con la faccia che mi ritrovo sarebbe troppo più difficile… 😉

Buccia di Banana/Maschile al Femminile

buccianewstyle

Osservo, curioso, sbircio tra le persone così come nelle riviste di tendenza, sul web ma soprattutto per le strade, nei locali, nei luoghi di aggregazione più disparati, da quelli spartani a quelli “lucidi“, senza alcuna distinzione. Ed ultimamente, dove mi giro mi giro, non ho potuto fare a meno di osservare quanto usi e costumi maschili siano sempre più vicini a quelli femminili. Ovviamente la prima questione che mi rimbalza nella testa è: perchè? La seconda: dov’è finito l’Unisex? La terza, molto personale, è: come diavolo faccio a trovare un uomo se in giro ci sono quasi solamente maschi che sembrano più donne di me?!? 😉 Schermata 2014-09-28 a 18.03.07

Vezzi ed accortezze, accessori rubati alle mamme e pratiche tipicamente femminili copiate e fatte proprie hanno, a mio avviso, prosciugato il maschio moderno di quell’allure tipico di “U.O.M.O.” che aveva un tempo. Eserciti di moderni dandy senza alcuno stile proprio che passeggiano spensierati con “clutch”sottobraccio (nella versione maschile addirittura ribattezzate “mlutch) come fossero segretarie alla riscossa, che si fermano per sistemarsi la piega del pantalone (troppo stretto) perché sia della stessa lunghezza dell’altra, nè troppo grande nè troppo piccola, che controllano allo specchio che dal gigantesco scollo a V della maglietta non si veda troppo la ricrescita dei peli. Aiuto!college-and-fashion-filippo-fiora-500x400

Portatori poco sani di meggings con t-shirt talmente oversize da sembrare vestitini si alternano al maschio-con-il-cargo (che dà quel tocco di macho) con sopra la maglietta talmente corta che lascia quasi intravedere l’ombelico opportunamente ripassato da un’impeccabile ceretta (depilazione che si estende spesso a tutto il corpo, anche laggiù, lasciando il gioiello di famiglia completamente nudo intorno). Tutti, poi, hanno questo incredibile vizio di tuffarsi leggiadri nel profumo lasciando scie che nemmeno una Signora Prostituta ai tempi d’oro aveva la necessità di emanare. Stucchevoli. Si piacciono un sacco, mentre si scattano foto da soli cercando il profilo migliore, sistemandosi quel ciuffo che è uscito dalla messa in piega appena fatta. Belli miei, ripigliatevi!!!Schermata 2014-09-28 a 18.37.03

E non sono solo gli hipster (dai quali ormai ci aspettiamo questo e altro), ma è la grande maggioranza ad essere così attenta alle mode, così iper-curata, così ego-maniaca dell’estetica, così fissata con cose alle quali fino a qualche anno fa non avrebbe mai pensato. Una massa omologata, un esercito di omini tutti uguali che solleticano l’ormone quanto un palo della luce. Perché, almeno su di me, questi soggetti non generano alcuna attrattiva, anzi, mi fanno venire voglia di scombinarli e prenderli (bonariamente) per il culo!  C’è un filo sottile che separa la sana abitudine alla cura della persona e l’amore per la moda da questo trend, non proprio nuovissimo ma sicuramente molto più diffuso (anche tra i giovani e giovanissimi), di uomo sempre più donna…classic-metros

Che sia colpa nostra, che li abbiamo istigati talmente tanto a “curarsi” che hanno finito per esagerare senza rendersene conto? Colpa della moda, che diffonde un messaggio sempre meno unisex e produce oggetti sempre più femminili anche per lui? Colpa di instagram e del dilagare dell’autoscatto-a-tutti-i-costi? O dei quintali di fashion blogger che non fanno altro che dare il cattivo esempio? Un minuto di silenzio e riflessione…metrosexual1

Io penso che tra il grezzo ed il lucido ci deve pur sempre essere una via di mezzo: la personalità. Di chi si piace senza esagerare, di chi ama vestirsi bene senza scadere nel fanatismo, di chi sa guardare la moda senza copiarla parola per parola, di chi ha inventiva e riesce a trovare il suo linguaggio estetico, di chi sa uscire in felpa e spettinato così come con il completo e la scarpa buona (non a punta, mi raccomando), di chi non ha una crisi di nervi se i calzini non sono intonati alle scarpe. Di chi, se proprio vuole dare sfogo al suo lato femminile, ha il coraggio di andare in giro con il kilt o con un bel corpetto pieno di piume 😉 

9-DRAG-QUEENE voi che ne dite di questi uomini troppo fashion?!?

Galateo del primo appuntamento

venerdìcity

Premetto: le regole mi stanno strette e soprattutto quando si parla di rapporti e relazioni sono una calda sostenitrice di “freestyle e libertà“. Ma c’è un limite a tutto! Quindi, dove non arriva la testa a capire che certe cose non si fanno, arrivo io a gamba tesa a ricordare quanto alcuni comportamenti possano essere fastidiosi (sicuramente per me, ma temo sia un pensiero condiviso), soprattutto in tema di primi appuntamenti. Dovrebbe esistere una sorta di galateo che impedisca (agli uomini, ma anche alle donne) di fare delle gigantesche (o anche piccole, ma in ogni caso fastidiose) cadute di stile che potrebbero compromettere il successivo incontro (e non di cose banali e scontate tipo che deve pagare lui o venirvi a prendere)!!!

a62bfe5b1b273f50d725c4ac46d124d1

-Se c’è una cosa che mi urta il sistema nervoso è colui che invita ad uscire e poi, giunto al momento dell’appuntamento, dice: “Allora? Dove andiamo?“. Ma come dove andiamo??? Mi hai invitato tu o sbaglio? Ora, non mi aspetto il programma completo e un po’ di margine per l’improvvisazione ci sta, ma almeno la prima destinazione, chi invita, la deve avere chiara nella testa! E possibilmente non un posto a caso (tipo “il lurido” dove andate a mangiare dopo la partita con gli amici…o anche sì, se lei vi sembra la persona che potrebbe prenderla con lo spirito giusto), ma una location studiata “ad hoc” per la signorina che avete di fronte. E non vi nascondete dietro a “vabbè, magari lo decidevamo insieme” o “non conosco bene i suoi gusti“. Cazzate. Il fatto di essere una persona decisa fa guadagnare punti rispetto ad uno che fa mezzo passo in avanti e poi si ferma!!!massimebruttine128

-La serata scorre, le chiacchiere vanno via insieme alla terza bottiglia di vino ed al tempo che sembra essersi fermato (e invece sono già le tre di notte). Poi lui si sbilancia, sente che ormai siete in confidenza e comincia come se nulla fosse ad aprire il cassetto del passato (remoto o anche prossimo) con il racconto della sua EX-Storia! Ma chi te l’ha chiesto?!? Puntualmente diventa un’onda di ricordi, spesso drammatici, talvolta pesanti, poi si riaccende una luce nei suoi occhi quando ripensa agli occhi dell’altra…mentre a voi stanno scivolando lentamente le palle al suolo e la voglia di correre a casa sua è stata soppiantata dalla voglia di corre a casa vostra. Sole. Tenete la bocca chiusa. Per parlare della vostra ex c’è tempo!!!massimebruttine129

-C’è poi un’altra cosa che mi lascia spesso perplessa, un tipico atteggiamento da maschius confusus (o psicotico bipolare), il quale farfuglia, all’interno dello stesso periodo, qualcosa di simile: “Vorrei avere una ragazza, quella con cui uscivo fino a ieri in realtà mi piaceva molto, mi ci trovo molto bene, ma non so, tu sei un tipo interessantissimo, ma io forse non mi sento pronto per una relazione, sto bene da solo…andiamo da te o da me?“. O_o Vai pure aff*****, anzi no, povero cucciolo, prima assicurati di esserti ripreso psicologicamente, poi aspetta altri 2/3 anni per sicurezza e poi prova a richiamarmi, anche se credo nel frattempo avrò cambiato Stato! Le cose qui sono due: o siate chiari o state muti. Sia che puntiate ad una serata di sesso folle che ad una serie di uscite coordinate e continuative, state sbagliando tecnica. Perchè se parlate con questo caos il risultato è solo uno: lei (se non è completamente folle, disperata o masochista) si darà alla fugamassimebruttine130

Ormai al principe azzurro non ci crediamo più (che poi è pure un po’ sfigato) ed il corteggiamento lo vediamo bene solo nei film, ma almeno un paio di accortezze ce le meritiamo, no?!?

Tutti sintonizzati alle 18.30 su radio m2o perchè insieme a #LaMario ne vengono sempre fuori delle belle!!! La puntata della scorsa settimana la potete riascoltare QUI (e presto nella sezione “onair” del blog…;)

Te la do io la brioches (colazione al bar)

Questa non è una rubrica di cucina. Non sarebbe possibile né credibile: io non cucino, mangio e basta! Questo è un appuntamento per golosi, esteti ed amanti del gusto, dove il cibo è soggetto fotografico, oggetto di doppi sensi e protagonista assoluto insieme all’ispirazione del momento. Tutto questo è nato scazzando con un amico, che potrebbe tranquillamente fare lo chef e invece sta dietro a computer e beghe informatiche. Oltre a saper cucinare divinamente (ogni tanto mi adotta a cena, conoscendo lo stato del mio frigo) ha una vera passione per l’universo eno-gastronomico al completo: è un goloso godereccio al quale piace trattarsi bene. Filosofo della cucina ed artista delle pentole, ha anche un notevole occhio fotografico con il quale capta momenti e dettagli, oltre che pietanze variegate, producendo immagini che ti fanno immediatamente venire fame. Insomma, un uomo da queste parti ci voleva, ma giuro che non lo faccio parlare…solo cucinare&scattare! 😉

tegamiescarpette

Foto di Andrea Moretti

Il fascino della brioches è indiscutibile. La forma a morbida montagnetta, le onde, la consistenza ed il profumo la rendono un oggetto appetibile per i golosi mattutini. Quella semplice e vuota è per i “vorrei-ma-mi-contengo“, l’integrale per quelle che “fanno finta di essere a dieta” (che tanto sono tutte burrose, anche quelle ai cereali), alla marmellata per chi ama i dolci ma non troppo, mentre crema e cioccolata sono l’apoteosi della gola. Alcuni la mangiano velocemente, altri la mordono voracemente facendo esplodere la crema (sempre che ce ne sia in quantità adeguata, perchè quelle con una leccatina appena non le sopporto) con conseguenti scene dal sapore erotico, altri ancora la spezzettano piano piano, mangiandola quasi distrattamente, senza il rispetto che si merita. Poi ci sono quelli che addirittura la inzuppano…al bar…davanti a tutti!!! E chi le osserva da molto molto vicino, fotografandole con ammirazione…

Ph Andrea Moretti

Ph Andrea Moretti

Ph Andrea Moretti

Ph Andrea Moretti

Ph Andrea Moretti

Ph Andrea Moretti

Ph Andrea Moretti

Ph Andrea Moretti

Ph Andrea Moretti

Ph Andrea Moretti

Ph Andrea Moretti

Ph Andrea Moretti

Ph Andrea Moretti

Ph Andrea Moretti

Ph Andrea Moretti

Ph Andrea Moretti

Lui è solo ed esclusivamente per quei giorni neri in cui avete bisogno di coccolarvi tantissimo (carenza d’affetto, depressione o in previsione di una giornata di merda)! 😉

Ph Andrea Moretti

Ph Andrea Moretti

Qual’è la vostra brioches preferita?!? Buongiorno…e buona colazione!!!

Tu chiamale, se vuoi, EMO_zioni

geekgirldi #LaTringa

Ferie finite, ritmo lavorativo già incredibilmente sostenuto, l’accoppiata “pigiama a maniche corte + lenzuolino” comincia a non bastare più per la notte. Dell’estate trascorsa rimangono tutte le foto che rischiano di far esplodere lo smartphone e…DEF_enig

Si, perché quelle giornate calde in riva al mare, senza un alito di vento, ti fanno inspiegabilmente risvegliare un neurone che non ricordavi di avere e, visto che S&S (sole & sale) tendono a essere nemici giurati della tecnologia, vai in edicola e LA COMPRI.

1 verticale: vola di fiore in fiore – APE (questa era facile..)

4 orizzontale: si esprime con la scheda – VOTO

10 orizzontale: il sistema operativo del pinguino – LINUX #geekate

22 verticale: il Chien poeta cinese – … … … ???

E mentre stai lì a googlare un TAO Chien qualunque, che neanche wikipedia conosce, ti ritrovi davanti un rebus.DEF_wa1Eh? Quante parole e di quante lettere?! DEF_wa2

Oddio, mia madre! Ogni volta così, perde 15 minuti a messaggio. E non perché non trovi le lettere giuste per scrivere “ciao, dove sei?” Ma perché con i cuoricini, il sole e la luna, i bacini e i bacetti, sorrisi e casette è tutto più carino. Si, come no! :-/ Ma va bene, alla fine “i genitors” non sono dei nativi digitali!DEF_nativoD

– Sono nata nel 1986 – Il mio primo sistema operativo a finestre l’ho usato nel 1995 – Non provo nessun disagio nel manipolare le tecnologie. IO. Ma quando a un messaggio mandato su whatsapp per avere conferma di un appuntamento, ti rispondono solo con l’emoticon con una mano aperta, pensi:

ALT – fermi tutti – imprevisto – non è come credi – cambio di programma

O_o Ma come? Ti ho scritto solo perché sono pignola, abbiamo questo appuntamento da più di una settimana…! E giù con 6, 7, 8 messaggi per cercare di capire a quando e perché è rimandato l’incontro. Invece no, ecco che io passo per quella matta, per quella che non capisce che quella mano lì, aperta, con le 5 dita ben in vista, è invece un “si, confermato, tutto perfetto, DAMMI-IL-CINQUE!” Dammi il 5 ?

A) gli anni 80 sono passati da un pezzo

B) è così difficile rispondere solo OK? -.-

Il peggio arriva quando, come durante un’epidemia, amici e parenti ti mandano tutti insieme un sacco di CUORI. Sarà la settimana mondiale dell’affetto ostentato? Sta per finire il mondo e nessuno me l’ha detto? Ah, è una supercazzola con scappellamento a destra, vero? No, mr. Zuckerberg ha aggiornato whatsapp e adesso:

il cuore rosso (solo quello ROSSO, nota bene)

se lo mandi da solo (da solo vuol dire uno per volta, eh)

diventa più grande delle altre povere e tristi emoticon

e addirittura BATTE.

Schermata 2014-09-24 a 01.01.13

#interpretaquesto

Plastica che diventa Denim (e Pharell che collabora con GStar)

Non so se sia l’ennesima operazione di marketing che fonde un nome super-noto della scena musicale internazionale ad un brand altrettanto grosso, che da anni fa parte della scena fashion, in un progetto a sfondo “eco friendly (che ultimamente funziona sempre…peccato non sempre sia eco-sul-serio), fatto sta che appena ho letto la notizia di Raw for the Oceans ho voluto approfondire. E curiosare.14-2-rfto-colle-c2d48134635-original Il brand è G-Star, colosso del denim che nel corso degli anni è sempre stato sinonimo di innovazione e stile (ho memoria di sfilate incredibili, sia per i look che per la genialità dello show in sè, passerelle come palcoscenici); la “star” è Pharell Williams, l’uomo più “happy” del mondo (nonchè gran fico…my opinion), che in questa occasione si è trasformato in curatore e co-designer di questa capsule collection decisamente singolare. Il progetto alla base di questa collaborazione è la realizzazione di un’intera collezione fatta con il riciclo della plastica che affolla gli oceani.21_HIGHLIGHT_BLOCK_468x468-extra2_tcm23-3563 3452 Detta così sembra fantascienza, ed ecco entrare in campo la terza realtà partner di questo ambizioso progetto nonchè missione per tentare di prolungare la vita del nostro pianeta: Bionic Yarn. La produzione di questo eco-filato tratto direttamente dalla plastica si basa su un processo di sbriciolamento delle bottiglie, che vengono poi ridotte in fibre attraverso un tagliuzzamento fitto fitto (lo so, sono molto tecnica nelle spiegazioni, quella precisa la trovate qui) e successivamente trasformato in filato con l’aggiunta di un’anima ed infine rivestito nella parte esterna, pronto per essere lavorato in tessuto…Schermata 2014-09-23 a 00.39.06 Schermata 2014-09-23 a 00.46.42La tecnologia fa decisamente passi in avanti e filare la plastica sembra davvero incredibile, ma pare sia ormai una realtà, tanto che i signori di Bionic Yarn hanno brevettato due diverse tipologie di filato che possono essere anche customizzate in base alle richieste del cliente. Ecco allora, fresca di uscita dalla fashion week newyorkese, la collezione RAW, un mix di denim, felpe e t-shirt omaggio al mondo degli oceani. Il blu è il colore chiave ed un polpo simpatico fa da mascotte-testimonial a tutto il progetto, tanto curato nello stile dei capi quanto nella parte grafica e di immagine (video compresi).1408528208Pharrell_rawfortheoceansblog g-star-raw-g-star-raw-raw-for-the-oceans-direct-marketing-design-361752-adeevee gstar_rawfortheoceans_pharrellw_sld2La linea è street-ma-non-troppo; i jeans sono della misura giusta senza rotolini e risvolti ad infastidire, i tagli delle camicie e delle giacche tradizionali ma ben costruiti. L’all-over stampato sul denim, in un tono-su-tono che lo fa sembrare quasi damascato, è simpatico e non troppo invadente. Curata anche la linea da donna, il cui pezzo da me preferito è la tuta intera, a metà tra quella del meccanico ed una mimetica militare. Nonostante sia accollatissima la trovo super-sexy…

Pharrell-G-Star-Raw-collection-1o-YOUTUBE-facebook Il tutto, chiaramente, non vuole solo essere un nuovo modo di fare jeans, ma un movimento vero e proprio di sensibilizzazione per la salvaguardia dei mari (ormai più popolati di scarti plasticosi che di animaletti marini). Se è vero che per aiutare la Terra basterebbe cominciare a produrre meno ed in maniera più civile, è anche vero che qualcuno deve pur fare dei passi in avanti per eliminare scorie&rifiuti. E la scommessa del brand olandese sembra avere tutte le carte in regola per cominciare a coccolare, almeno un po’, il caro vecchio Pianeta.Pharrell-Williams-Curates-G-Star-Raw-for-the-Oceans Questa l’anticipazione per la prossima Spring/Summer 2015, ma intanto i capi invernali si trovano in tutti i negozi così come nello store on-line.Schermata 2014-09-23 a 00.58.28raw

Buccia di Banana/Maschere da Fashion Week

buccianewstylePiù guardo i report delle fashion week e più mi convinco che stiano diventando delle grandi parate carnevalesche. Perchè certe “mise” somigliano più a maschere che a combinazioni di vestiti prese a caso dall’armadio. Ma figuriamoci, queste al “caso” non ci lasciano nemmeno l’ultimo ciuffo di capelli scappato dalla forcina in tinta con lo smalto. Ed è proprio il fatto che tutto questo sia studiato a tavolino mi inquieta ancora di più…Ecco la Parata di Carnevale della Milano Fashion Week!

fashionweek4Zampe da elefantino e scarpe da Arlecchino, però in versione flash. Ecco che la parata si apre con il riuscito tentativo dell’emulazione dell’elefante (qualcuno deve dirle che questo pantalone non la slancia per niente) e subito dietro una maschera ben nota, quella di Arlecchino, che per questa stagione ha pensato bene di rivisitarsi: pare che abbinare il cappottini e borse da Nonna ad elementi dello stesso colore degli evidenziatori conferisca quel tocco di eccentricità…Se lo dice lei!

fashionweek1La rivisitazione di Chanel con le scarpe di Frankestein ed il bianconiglio di Alice messo al posto della borsetta. Un geniale esempio di “maschera ad effetto“, quella che ad un primo impatto sembra normale, ma se la scruti per bene capisci che ha scazzato in qualcosa. Il Giullare di corte modello Anfora spadroneggia dietro le sue lenti in tinta con la gonna di taffetà, sdrammatizzata da una basicissima t-shirt bianca. Ma, dopotutto, il giullare è sempre un po’ folle. E non lo nasconde. Anzi, fa proprio di tutto per farsi notare!
fashionweek2La maschera da prete fashion un po’ hipster ha senza dubbio il suo fascino (considerata poi la stempiatura naturale che dà quel tocco di realismo). La contessina mancata con tutti quei volant ed accessori bianco/dorati è triste perchè le hanno rubato la gonna ed è stata costretta ad indossare dei banalissimi pantaloni neri. Che peccato! (E questi sono gli “emerging designer” della fiera…siamo messi malissimo).
fashionweek3 Due facce dello stesso blog, stessa età anagrafica, ma due attitudini allo stile decisamente diverse: la Zia che Osa e la Teenager che ci Prova. Santa Maria Goretti con i dettagli rosso fuoco, che colpiscono sempre lo sguardo, e la figlia che tenta di fare l’alternativa. Peccato solo che le abbiano ingessato le gambe!fashionweek5L’Anna Nazionale ci regala sempre grandi gioie, ed eccola interpretate ogni giorno un personaggio diverso: Caramellona Gigante, Miss Coniglio o Modern Rapper con tanto di sneakers pompate e maga cuffie dalla quali passano canzoni dei cartoni animati degli anni che furono (l’unica colonna sonora che ben si sposa con questi look). Nonostante l’età ed i cedimenti strutturali, rimane sempre un bel cavallo da parata. Se non altro la più divertente 😉
fashionweek6Mentre l’Insalata Bionda sprigiona energia da tutti i pori grazie al travestimento da Elvis Spaziale (e al potere conferitole dal porta iphone patata fritta, che se non ce l’hai non sei nessuno), l’altra Chiara ha optato per una versione moderna di Colombina che sta tra l’Afro e l’Optical. Ma il quesito, in quest’ultimo caso, è un altro: perchè ti conci in questo modo che dimostri almeno 15 anni più della tua età?!?
fashionweek7

E poi, mentre leggi gli articoli dei giornali che la declamano come la “blogger da 8 milioni di dollari“, lei pensa bene di presentarsi alle sfilate travestita da Sponge Bob!!! Ma non solo: il costume da bimba-minchia-cartoon viene alternato a quello da barbie-sexy-tutta-pelle (o almeno ci prova, perchè tutto si può dire tranne che riesca ad essere sensuale…qualunque cosa si metta addosso) fino a quello da zia-di-campagna con tanto di cappello rubato allo spaventapasseri del campo di grano accanto…Camaleontica, almeno dalla testa in giù: perchè può cambiare infiniti look ma quei capelli, il trucco e quell’espressione da brava bimba gli rimangono sempre uguali. O come fa?!?barbie-disegnate-da-Fred-ButlerInsomma, anche se con i travestimenti ci sanno fare, credo che possano osare ancora di più! Io aspetto a gloria il giorno in cui si presenteranno vestite così: sarà sicuramente segno che hanno smesso di prendersi sul serio. Forse. 😉

Dove sono finiti i “flirt” estivi?

Il venerdì cambia faccia! Dopo un anno di “prediche” sulla “figaggine come stato mentale” (che comunque rimane un mantra evergreen da ripetersi quando necessario) possiamo andare oltre ed avventurarci nel simpatico universo uomo/donna. Curiose, taglienti, stronzine, romantiche quanto basta, il venerdì sarà dedicato alla scoperta del mondo-maschio in relazione al mondo-femmina (che avevamo già cominciato ad illustrarvi QUI e QUI), alle azioni, alle relazioni, ai comportamenti, a caccia di una soluzione (forse inesistente) per conciliare questi due opposti. A supporto di mille discorsi anche il mio secondo libro (lo so, vi stresso, ma nemmeno così tanto) ma soprattutto la vita…Sul blog e OnAir su radio m2o con #LaMario nel nuovo orario serale, tra le 18 e le 19 (oggi è la prima puntata…anZia)! 😉

venerdìcity

Non sopporto la frase “ormai l’estate è finita“, soprattutto quando continua a fare caldo. Diciamo però che la routine è decisamente ri-iniziata, le città sono di nuovo popolate e di vacanze in programma non ce ne sono più (almeno per il momento). Ma è proprio a quelle vacanze che ogni tanto il pensiero va, sognante, a ripescare ricordi di batticuori al sapore di sale (o di speck montanaro)…già, il montanaro, sarebbe carino risentirlo, magari rivederlo, magari… Ma dove finiscono i flirt estivi? Devono finire per forza? Possono continuare? Alcuni è meglio lasciarli tra gli scogli dove sono nati (magari dopo una serata particolarmente alcolica); altri sarebbe interessante recuperarli o renderli utili compagni di avventure almeno per un po’. Ma come riacciuffarli?!?Schermata 2014-09-15 a 13.52.52

1) Se tra un bacio e l’altro avete avuto anche il tempo di farvi lasciare il numero di telefono, richiamatelo/a. Sì, ho detto chiamatelo!!! Lo so che la tecnologia ci ha fornito mezzi meno invasivi a tutela della nostra esposizione come SMS e WhatsApp, ma che palle (e che sfigati)! Prendere coraggio in mano e andare con la cara vecchia telefonata, che il contatto diretto fa sempre il suo sporco effetto. Se non risponde, non tartassare di telefonate, meglio aspettare che richiami. E se non richiama…potete comporre il numero di quell’altro, sì, quello che avete conosciuto al mare la settimana successiva 😉19a70a53acb5c03e7b39a56f8a473c39

2) Se invece avete appena fatto in tempo a chiedergli nome&cognome prima di essere travolti dalla passione, il Social dei Social arriva in Pronto Soccorso (anche se la nostra geek non è d’accordo)! Chiedere l’amicizia è lecito (ma solo per ri-contattarlo inizialmente, poi fatevi lasciare il numero), fare gli stalker spioni non è consigliato! Anche perchè avete presente quante cazzate si raccontano in vacanza? Ecco, rufolando tra vecchie foto e vecchi post potreste scoprire un sacco di cose che forse avreste preferito non sapere o almeno che ve le raccontasse direttamente. Tipo che invece di essere single è sposato e con un paio di figli…:/ massimebruttine127

3) Se non avete avuto il modo/tempo nemmeno di chiedergli il nome…beh, immagino vi siate parecchio divertite sul momento. Quindi crogiolatevi nei ricordi e lasciate fare al “caso”…perchè a volte non c’è necessariamente bisogno di un “dopo”…ed una vecchia massima mi ritorna utile…massimebruttine126

O no? 😉 Buon weekend!!!

“Si metta una mano sul cuore…”

Certi imprenditori sembrano fatti con lo stampino. O forse esiste un manuale del perfetto manager-accattone su come contrattare a favore dell’azienda quando si è alle prese con un professionista freelance. Ne ho avuto la conferma qualche giorno fa quando mi sono ritrovata a pranzo con un compagna di scuola, dopo almeno un paio di anni che non ci vedevamo. Anche lei gira nel mondo della moda da parecchi anni, anche lei gira parecchio, anche lei si annoia facilmente nella monotona quotidianità di un ufficio, anche lei ne ha le palle piene di questa gente “fashion“, tanto ben vestita quanto fasulla e stronza (ops, l’ho detto)! 800x800x85_6f490935fecbeec55af7c9aaac395a42

Anche lei, ultimamente, fa fatica nel trovare nuovi lavori: il periodo è nero, le aziende sono in crisi, le ditte non vendono, i negozi chiudono, poi ci sono i cinesi, gli indiani…e si stava meglio quando si stava peggio, anche se al peggio non c’è mai fine! Allegria a parte, qualche consulenza da fare ancora si trova…peccato doversi sempre trovare a contrattare manco fossimo al mercato!!! Gente che chiede lavori sempre più grandi che portano via un sacco di tempo e che vuole pagarti sempre meno. Hanno dei budget irrisori, ma vogliono una professionista! Ma soprattutto, cosa più irritante di tutte, è che se ne escono fuori con le stesse frasi:

Per noi questo è un investimento, investa anche lei, veniamoci incontro.Ecco, diciamo che l’investimento è VOSTRO e io sto solo fornendo dei servizi. E poi, investimento in cosa, se alla scadenza del progetto manco mi rinnovi l’incarico…?!? Ma soprattutto, se volevo investire in qualcosa e lavorare sottopagata avrei lavorato per ME e non per VOI. O avrei deciso di puntare su progetti meno remunerati economicamente ma almeno che hanno qualche vantaggio indiretto…

Faccia uno sforzo“. Lo sforzo lo sto già facendo a sopportare una faccia di cazzo come lei, che prima mi dice che l’azienda ha incrementato il fatturato del 50% e poi che la mia richiesta è troppo alta. C’è quel pelo di incoerenza che mi disturba giusto un attimo e mi fa sentire presa in giro. Buon uomo, le ripeto che se cerca bene può trovare qualcuno anche a meno, ma non con 12 anni di esperienza. Il know how si paga!!!

Si metta una mano sul cuore“. Le mani gliele metterei entrambe sul viso, per scuotergli la testa e valutare se è vuota del tutto o c’è solo un grosso criceto che ci gira dentro. Il cuore di solito lo disturbo per altre questioni, non di certo per fare dei favori a gente che nemmeno conosco. E poi, caro Signor Imprenditore, quando va a fare la spesa, elemosina dalla fruttivendola con un “Via, si metta una mano sul cuore, questo kg di banane me lo metta a 1 € invece che a 4“. Ecco, io non lo farei mai! Anche perchè la fruttivendola si rigirerebbe e le banane sa dove gliele infila?!?mercato-ortofrutta

E’ vero che il mercato del lavoro è un “mercato”, ma giocare sempre e costantemente al ribasso con professionisti e consulenti esterni, lasciatemelo dire, è una miseriata! Già qua fuori è una giungla, trovare dei lavori è un altro lavoro che si muove tra pr offline e vita online, se per farsi firmare un contratto deve essere una guerra dove vince chi ha estorto il prezzo più basso (per non parlare della guerra successiva, ovvero quella per farsi pagare in un tempo utile che non scollini i 90 giorni…quando va bene), allora saluto la curva e mi ritiro al mare a vendere le collanine…almeno in quella sede la contrattazione è una pratica ammessa e che fa parte dei giochi!IMG_1105

Quindi, caro il mio SuperMegaDirettoreDiStaCeppa, so benissimo quello che valgo, quello che so fare e quanto costa il mio tempo, quindi queste frasi ad effetto, su ogni persona competente con un minimo di amor proprio, scaturiscono una reazione diametralmente opposta a quella sperata. La mano sul MIO cuore la metto e mi interrogo “Hai voglia di farti un mazzo stratosferico, che poi sarà sicuramente il doppio (perchè tra cambia, modifica e correggi il lavoro si moltiplica) per quattro soldi e nessuna garanzia di continuità?” La risposta, ultimamente, è sempre un NO seccodownload

Quindi, si metta una mano sul cuore lei, ed eviti queste uscite infelici o l’unica risposta possibile sarà un cordiale “arrivederci & grazie” accompagnato da un sibilato “ammazzati“! 😉 

Ti aggiungo su Facebook

Vi avevo annunciato novità! Ed ecco la prima. Una capatina ogni tanto nel mondo virtuale, a spasso nei social (che ormai sono fin troppo presenti nella nostra quotidianità), tra nerdate e tecnologia spesso sconosciuta. A portarvi allegramente in giro sarà una voce competente, una “geek” di quelle vere, di quelle che parlano usando termini ed abbreviazioni che sembrano arabo, che si montano i computer da sole, che frequentano i “forum” e che hanno solo twitter perchè “facebook è da commesse, twitter è da contesse“. Io, prima di incontrarla dal vivo, ci ho parlato tutte le settimane al telefono per ben 9 mesi. Si fa chiamare #LaTringa, per m2o è #LaRedazione, per me scrive…ovviamente sotto ripetute minacce. Ma sembra piacerle…;) geekgirl

di #LaTringa 

In principio erano mIRC e ICQ, poi sono arrivati C6 e Messenger, talvolta si chiacchierava addirittura con gli altri utenti di Napster e WinMX durante i download e ad un certo punto, quasi su qualunque sito, si potevano trovare forum e chat.DEF_mirc

C’era un po’ di dispersione, troppi canali, un sacco di stupidissimi nickname, ma si stava meglio quando si stava peggio – direbbe mia nonna. Hai fatto quasi 10 anni di training per capire come funziona la rete, sentendoti padrona del mondo perché:

– sai che /whois + nick ti fa scoprire qualcosa in più sull’ultimo figo arrivato nel chan

– se sei OP (insomma, se hai la @ prima del tuo nick, se sei admin, dillo come ti pare) allora sei una che conta

– se qualcuno ti contatta in PVT, sicuramente c’è del feeling

– con Messenger PLUS puoi fare i trilli a ripetizione, il nickname colorato e personalizzare i tuoi status

– su C6, a un certo punto, sono arrivati i maiali che volevano solo rimorchiare le ragazzine

– sul forum della community di cui fai parte, se vuoi inserire una foto in un post, dopo averla uppata su imageshack, devi mettere il link dell’immagine col codice [img]link[/img]

DEF_messenger

E poi…E’ ARRIVATO FACEBOOKFine della favola, spegni il cervello, metti da parte l’ingegno, butta la creatività.

A cosa stai pensando? – chiede lui.

Fatti i ca**i tuoi! – penso io.

DEF_homerFB

Forse è proprio colpa sua se sono single perché, lo ammetto, IO NON SONO SU FB!

Ma come, non sei su facebook? – chiede lui.

Si, ma se vuoi ti lascio il numero di telefono, così magari ci sentiamo! – dico io.

No, no. Non c’è bisogno… – conclude lui con una faccia strana.

Fino a qualche anno fa, se ti piaceva qualcuno, dovevi uscirci almeno un paio di volte prima di decretare che fosse un completo cretino. Ma oggi no: vai su quella pagina blu e se lo trovi al primo tentativo, mettendo nome e cognome, è già un punto in meno per lui.

Impostazioni della privacy praticamente inesistenti?

Meno 2 punti.

Immagine di copertina con un tramonto-da-favola-che-piace-tanto-alle-ragazze?

Ancora meno 2.

Foto del profilo col bicipite in bella mostra?

Mmm… stavolta meno 3!

Oh Dio! Poverino! Non sai come venire fuori dalla Giungla di Gelatina di Candy Crash Saga?

#epoimuore -.-

Va bè, facciamo che ho lo spirito da crocerossina e voglio arrivare con te fino a Sognolandia, no? Usciamo insieme e…

DEF_candyc

Ciao, mi chiamo Danielesi, questo lo so, ma l’educazione viene prima di tutto.

Ho 33 anniFacciamo 34, che sei nato il 25/09/80.

Ho un cane che adorofammi indovinare, è un border collie maschio, nero e grigio e si chiama Max?

No, non seguo molto il calcioah, ok. Quindi quello nel video, postato dal tuo amico e in cui sei taggato, che allo stadio rutta tutto l’inno della squadra che gioca in casa non sei tu?

Mi piace viaggiaresi, sei stato in Portogallo in Erasmus, in Grecia 2 volte con la tua ex, a Ibiza con i tuoi amici, e in Russia durante quell’inverno freddissimo con i tuoi genitori.

Ok, adesso dimmi qualcosa che non hai già messo su facebook, dai!

_____________________ ELETTROENCEFALOGRAMMA PIATTO _____________________

 #WhoStheNext?