Pisciami i jeans, che li esco!!!

A volte pensiamo di non poter andare più in basso, di aver toccato il fondo con le creazioni di alcuni designer che andrebbero spediti direttamente in galera (senza passare dal via a ritirare i 20€)! E invece la vita ci insegna che al peggio, ahimè, non c’è limite! Come nel caso di questi incredibili jeans PISCIATI (non sto scherzando).

Il prodotto é un jeans che presenta all’altezza del cavallo delle simpatiche macchie “tono su tono” che ricordano quel simpatico momento in cui non trovi un bagno nelle vicinanze e decidi di pisciarti addosso. In due versioni, macchie chiare e macchie scure, si può acquistare alla modica cifra di 500/600€ (il centino di differenza dipende da quanto lo vuoi macchiato, ovviamente). A mettere in commercio questo pezzo dal design avanguardistico il brand Jordanluca. Mai sentito, vero? Manco io, ma mi sono documentata…😜

“Jordanluca è un marchio italo-britannico di abbigliamento maschile guidato dagli stilisti Jordan Bowen e Luca Marchetto: il primo un inglese con esperienze nella moda new romantic (che evidentemente trova il romanticismo ovunque, anche in una pisciata), il secondo un italiano che ha lavorato con Vivienne Westwood, la regina della moda punk (che al momento, pace all’anima sua, si starà rivoltando nella tomba).”

La combo italia-Inghilterra, che si fonde nelle collezioni del brand, tra sartorialitá e ribellione, é stata spesso apprezzata per questi suoi contrasti, dove “si respira l’attimo di paura e delirio della fuga, l’istante”. A me la paura é venuta quando ho visto i jeans, la fuga quando ho visto il prezzo…il tutto, effettivamente, é accaduto in un istante. Sarcasmo personale a parte, il prodotto in questione ha diviso il mondo della moda (e non solo), in due: chi osanna il genio ed il coraggio (effettivamente per fare certe cagate un po’ di coraggio ci vuole 😬), chi punta il dito contro la volgarità!

Ma qui ci sono più di macchie di pipì (e di una semplice provocazione): c’è il racconto del disagio e dell’urgenza, con un chiaro rimando all’uscire fuori dalla zona di comfort…oppure a starci senza problemi e con un certo stile, pronti ad essere allontanati se vi presentate in giro in luoghi pubblici con questi pantaloni addosso. 😳

Geni o folli? Sicuramente del business ci hanno capito più di me, visto che i jeans in questione, nonostante le critiche, pare stiano spopolando (sopratutto tra i modaioli che non si vogliono far scappare nessuna novità spacciata per super-stilosa…non sia mai arrivassero in ritardo). Hanno creato un nuovo fenomeno. Hanno fatto parlare di loro, portando il loro nome fuori dai circuiti dei loro clienti abituali. Impatto virale (bene o male, l’importante é che se ne parli), venduto tutto nel giro di poco. Obiettivo raggiunto. Quindi tutto bene, no?!?

A me, le domande, sorgono sempre spontanee: nel 2024, c’è ancora bisogno di fare prodotti di dubbio gusto per vendere e creare fenomeni artificiali basati sul nulla? Il business per il business giustifica tutto? Con tutto lo spreco di acqua che costa produrre il denim e con la quantità di rifiuti in giro per il mondo, avevamo bisogno dei jeans pisciati?!? Si apra il dibattito…😉

In tutti i modi, in caso di pipi improvvise e macchie sui vestiti, non ci sarà più bisogno di correre a casa a cambiarsi: o pisciata é stata sdoganata! Sarà il caso di ringraziarli???

Buccia di Banana/ Fashion Campaign: why #24

Prima del Covid, prima di essere bloccati nelle nostre case, prima che ci passasse la voglia delle vacanze, insomma prima di tutto il casino, molti marchi avevano già scattato le loro campagne per questa primavera-estate. Invitanti suggestioni visive che dovrebbero in qualche modo animarci e farci sognare…O_o

brand: charles and keith / campagna: distanza sociale versione spiaggia

Distanza sì, distanza no! Mascherine sì, mascherine no! La verità è che con le dritte della “nuova normalità” (che già fa paura come termine) non ci si capisce un gran che; ed è anche vero che se negli stabilimenti la distanza è stabilita dagli ombrelloni, nelle spiagge libere diventa più complicato. Ecco un suggerimento decisamente fashion e molto concettuale per prendere le distanze dal vicino di asciugamano 😉 Mi raccomando però, vestiti di tutto punto, accessoriati e con l’espressione depressa!

brand: PINKO / campagna: Il toro si prende per le corna

E’ noto che in certe situazioni il toro vada preso per le corna! Ma Pinko preferisce prenderlo alla vecchia maniera, redini e via, tentare la sorte. Fondamentale il completino da cow boy completamente pieno di glitter e frange: serve per stordire l’animale in questione, che con il rosso si agita, ma con gli sbrilluccichi va completamente nel pallone.

brand: LOUIS VUITTON / campagna: distanza fLOREALE

Chi non riesce a mantenere la distanza sociale e ha bisogno di una dose di tenerezza e vicinanza, può optare per un piano B che prevede un contatto stretto con la natura, che sempre aiuta nei momenti di difficoltà, ma comunque una distanza dal prossimo. Ora la domanda è: potevano abbracciare una palma e non estirpare quintalate di rose?!? O_o

brand: louis vuitton / campagna: ladri di banani

L’invidia è una brutta bestia! Ma anche camminare con scarponi e giaccone sulla spiaggia non deve essere simpatico per niente. Eppure questo è òutfit consigliato per passeggiate in solitaria (sempre per la questione post-pandemica), dove i volumi del soprabito e  la borsa da mare (!?!) sono perfetti per raccogliere conchiglie, sassi, legnetti e per imboscare caschi di banane sottratti al giardino del vicino. Attenzione alle foglie, quelle nasconderle del tutto è decisamente più difficile…

brand: SAINT LAURENT / campagna: STRISCIA LA BISCIA

In realtà il serpentello pare chiamarsi Charlie Brown, amico del fotografo che l’ha selezionato per questo lavoro degno di nota in cui la sua presenza è fondamentale per ravvivare questa combinazione leggings/top (della misura sbagliata) di un’originalità sbalorditiva. Ecco che il piccolo Charlie arrotolato diventa un punto focale di attrazione che rende questo scatto una patinata immagine di vita degli animali. Da apprezzare il fatto che la signorina non abbia usato l’appuntita punta di metallo della scarpa per scacciare Charlie…

brand: VIVIENNE WESTWOOD / campagna: IL peso della solitudine

La solitudine pesa come una sardina gigante riempita di sabbia che schiaccia la testa! L’espressione non poteva essere più triste…

Buon lunedì 😉

Buccia di Banana/Fashion Campaign: WHY #23

La scorsa settimana ho fatto un’immersione di ben 48 ore nella settimana della moda milanese. Ne sono uscita viva, ma provata negli occhi e nello spirito: già online mi sembrano tutti matti, dal vivo è ancora peggio! In mezzo a questo carrozzone ben vestito c’era di tutto, dalle PR alle signore attempate della moda che fanno il brutto ed il cattivo tempo delle tendenze da almeno 40 anni (possiamo fare largo ai giovani?!?), le fashion blogger arrivate con 10 anni di ritardo (dai ragazze, evolviamoci) e i nuovi influencer da prima fila che non sanno nemmeno la differenza tra seta e satin. Fotografi, stylist e modelle dalle gambe lunghe (arrivata al Principe di Savoia per una lezione il primo essere umano che ho visto è stata Bianca Balti, giusto per mettersi a proprio agio). Comunque, nonostante abbia raccolto una serie di immagini di tutto rispetto, oggi divago sulle immagini proposte, pensate e concepite da direttori creativi e pubblicitari illuminati.

BRAND: BURBERRY / CAMPAGNA: SOSTEGNO PIUMATO

Il metano ti dà una mano…anche la tua amica se ne hai bisogno. Anche se sei uscita con il costume di carnevale da struzzo piumato, copiandola senza ritegno (lei te lo aveva detto un mese prima), al momento che il tacco della scarpa comprata a poco prezzo al mercato sotto casa si è scollato, lei non ha esitato a prenderti sulle spalle! Incredibile l’espressione di rassicurante sorellanza, quasi un sorriso: solitamente nelle campagne di Burberry le modelle sono sempre impalate&incazzate. Stiamo facendo passi in avanti. Meno male.

BRAND: DIESEL / CAMPAGNA: SUPEREROI

Per volare non servono i super poteri e tanto meno un aereo (a meno che non sia un jet privato extra lusso 😛 ): basta indossare un paio di jeans della Diesel e la capacità di levitare nell’aria s’impossesserà di voi senza nemmeno chiedere il permesso. Il problema è che nessuno ha capito ancora come fare a tornare con i piedi per terra! 😉 Scena surreale realizzata (a caso) a Photoshop dall’ultimo stagista accolto nell’azienda per il periodo di carnevale. Praticamente uno scherzo!!!

BRAND: LOUIS VUITTON / CAMPAGNA: CHE (H)Orror(e)

La paura farà 90? Ma 90, che? 90 anni di galera? 90 milioni di euro? 90 borse vendute? Sicuramente l’ispirazione horror di Vuitton per questa campagna pre-fall dedicata agli accessori ci fa un po’ spavento, soprattutto perché non ce l’aspettavamo (e l’ignoto spaventa, da sempre). Per la prima volta non è protagonista il glamour patinato, ma un mostro spaventoso che attenta alla povera fanciulla ignara di tutto…ed anche noi. Il fastidioso essere con gli occhi rossi è la versione arrabbiata ed incompresa di Alessandro Michele quando si è sentito infamare a gran voce per via delle modelle usate nell’ultima sfilata. Che paura! Si salvi chi può…

BRAND: rodarte / CAMPAGNA: come una principessa

Dai mostri alle principesse il passo è breve: basta aggiungere un sacco di tulle, una modella bionda con la faccia da brava ragazza, cristalli a profusione, un fondo surreale comprato nel negozio cinese sotto casa ed un piccolo cucciolo, che fa sempre la sua figura! Non so, ma forse mi spaventa più questa campagna rispetto a quella horror:  mi ricorda una delle concorrenti di quei concorsi di bellezza trash americani per bambine. Rabbrividiamo…

BRAND: SAINT laurent / CAMPAGNA: sole, cuore, amore

Ebbene sì, le tre parole magiche tornano ad incarnarsi fotograficamente per questa campagna speciale di Saint Laurent pensata per celebrare il giorno degli innamorati. Il sole c’è, gli occhiali da sole pure, il cuore è il nuovo must have (ovviamente sotto forma di occhiale di cui non voglio sapere il prezzo) e l’amore…l’amore è nell’aria, si respira, amore passionale e sentito tra questi due esseri immacolati e filiformi. Tra i suggerimenti sottili di questa campagna c’è l’invito a non lasciare a casa la protezione 50, mentre si può tranquillamente fare a meno del sorriso. Tanto è inutile… O_o

BRAND: GUCCI / CAMPAGNA: THe good life

Icona di stile, un esempio da seguire per invecchiare senza perdere un capello, il ritratto di chi se l’è goduta e continua a godersela alla grande. Da questa campagna c’è solo da imparare. La bella vita, dove i soldi (rappresentati in questo caso dall’interno di una limousine più grande ed accessoriata della mia cucina) sono solo un contorno, è rappresentata dalla libertà di fare, di essere e di esprimersi. L’espressione di Iggy parla chiaro e sembra dirci “Se ancora non l’avete capito siete dei duri“.

E con questa, buon lunedì. E buona bella vita 😉

Buccia di Banana/Cariche: ecco come devono essere le sneakers per la prossima primavera

Era da un po’ di tempo che non buttavo un occhio allo street-style e soprattutto al variegato mondo delle sneakers, ovvero le scarpe da ginnastica. Sarà perché io sono un’affezionata delle mie Superstar che si alternano ogni paio d’anni alle Stan Smith; sarà perché più mi guardo in giro e più mi passa la voglia di azzardare in questa direzione…ecco, pesante! Non sono la regina della sobrietà, eppure queste nuove scarpONE hanno qualcosa che mi rimane indigesto. La parola d’ordine, in ogni caso, è CARICHE! Ma andiamo con ordine, leggendo prima cosa ci dice la Bibbia dello stile che io tradurrò per voi (che è stata dura interpretare anche per me)!

Dunque, appurato che la COOLNESS non deve mai mancare (siamo pazzi?!?), le indicazioni per i modelli della nuova stagione prevedono colori tirati a caso modello barattolo di pittura che casca con ovvie ripercussioni sulla calzatura; interessanti anche quelle con la punta effetto “ho calpestato uno slime disgraziatamente caduto a terra“. Insomma, colore a caso, ma anche bianco bianco effetto panna montata o soffici nuvole simil-caramelle da portare ai piedi. Delicate, ma nemmeno troppo.

 

Così come assai poco delicate si presentano queste scarpe frutto di un’incrocio tra la scarpa da trekking (che saranno funzionali ma sempre state bruttine) ed una ginnica che ha mangiato troppo. A poco servono i dettagli dorati e la firma Gucci in fondo. Anzi, diciamo che contribuiscono a dare quel tocco di non-finezza in più. Giusto per rimanere in quel limbo di brutto/figo che a volte fa il giro…a volte invece no! O_o

 

Di scarpe effetto gamba-ingessata ne abbiamo viste diverse nel corso della storia, ma le socks trainer (ovvero i calzini da allenamento) di Longchamp dai toni pastello hanno dato un bel colpo di grazia a tutti gli ospedali di zona. Il calzino in neoprene in questione con quel bel bordo spesso sega-polpaccio è poi la ciliegina sulla torta per chi non ha proprio le zampette da fenicottero. Il micro clima ideale per la coltivazione di funghi è inclusa nel prezzo.

E come non far mancare una bella versione alta e delicata di scarpa da ginnastica di tela?  La  re-interpretazione  della  Chuck Tailor in versione zavorra a forma di barca  è l’apice.  Per  la  modica  cifra  di  1500  dollari.  E con  questa  passo e chiudo!!!

La perplessità è sempre la stessa: ma davvero per la primavera-estate dobbiamo andare in giro con questa pesantezza ai piedi? E poi, mettiamo la tassa sulla plastica e facciamo la differenziata ma continuiamo a sprecare quintalate di gomma per fare delle scarpe…PESANTIIIII? Mah…;) Buon lunedì

Buccia di Banana/Campagne Fashion: WHY? #22

Le sfilate per il prossimo prossimo autunno inverno si susseguono in giro per le capitali della moda di tutto il mondo. Io, invece, sfoglio le riviste pregustando quello che ci aspetta per la prossima estate. Torna l’appuntamento con le stravaganze delle campagne fashion, quelle che le guardi e ti fai dei gran film su cosa c’è dietro…(almeno, io me li faccio e li condivido con voi, per iniziare il lunedì in leggerezza)! 😉

brand: gucci / campagna: mille modi per convincere un cavallo a lavarsi

La manutenzione del compagno equino è fondamentale. Portarlo in giro è ok, ma per entrare in certi ambienti è necessaria pulizia ed un certo stile. Per chi ha l’animo street il car-wash dice sia una soluzione divertente, non sappiamo bene per il padrone o l’animale. Per chi invece ha un approccio più chic e soft il vecchio tuffo in piscina sia il suo, per rilassare e pulire senza essere troppo aggressivi. Spugna e spruzzino per cavalli che vogliono ottenere massimo risultato con minimo sforzo. In tutti i casi non dimenticate il frustino, un tocco di rosso ed un look elegante per mantenere l’impostazione e non sfigurare. Animali sì, ma con classe! 😉

brand: FERRAGAMO / campagna: NON CI VOGLIO VENI’

Quando la tua compagna di avventure si rifiuta di scalare la montagna (per colpa tua che le hai detto di mettersi i sandali con il tacco, maledetta!) c’è un unico modo per convincerla ad arrivare fino in cima: dirle che ad aspettarla al rifugio c’è Jhonny Depp. Se non si lascia convincere bisogna usare le maniere forti: catena umana e via, trascinarla! (I sandali di plastica trasparente in ogni caso sono inguardabili…e anche no)!

brand: tom browne / campagna: a mollo come i pesci rossi (disappunto)

Andare a pesca? No, questo è un esperimento diverso. Mettersi nei panni dei pesci. Sì, proprio quelli che porta al posto della pochette in una bolla di plastica.  Un ribaltamento dei ruoli, dove l’umano interpreta il pesce strisce-rosse, famosa specie dei fiumi del nord europa. Se vi state chiedendo se anche i pesci hanno i calzini, no; lui li ha messi perché odia i sassi scivolosi ricoperti di alghette. In ogni caso, non sembra felice di questo scambio… 😉

brand: isabel marant / campagna: crescere funghi in PIENA ESTATE

Voglia di funghi in piena stagione estiva? Non c’è nessun problema! Grazie ad Isabel Marant adesso abbiamo le indicazioni e lo strumento per crescerli anche ad agosto. La tuta in questione, maniche lunghe ed accollata, portata a ferragosto sotto al sole per almeno 3/4 ore garantisce una crescita immediata di funghi e funghetti di tutte le specie. Non so quanto sarete gradevoli dopo l’esposizione prolungata in questo stato (e chi vi si avvicina), ma il materiale per la cena è garantito! 😛 Soddisfatti o rimborsati…

brand: Maje / campagna: vedo non vedo…

…ecco, era meglio rimanere nell’ombra!

E comunque, come ci ricorda Celeste Baber, fare la modella di questi tempi è un mestiere pericolosissimo…;) 

Buon lunedì!

 

Buccia di Banana: Campagne Fashion: why? #21

Mentre i miei allievi del master di Fashion Styling sviluppano concetti interessanti con un contenuto sociale ed un’estetica accattivante, in giro i marchi di moda spacciano ancora pubblicità di dubbio gusto, banali, monotone e all’apparenza vuote. Io mi impegno, però, per leggerci qualcosa di buono lo stesso…;)

BRAND: BARBOUR / CAMPAGNA: FELICITA’ E’ UN PEZZO DI LEGNO

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La felicità è nelle piccole cose. O insomma, anche se non sono piccole, almeno sono semplici. Come una tazza di caffè la mattina, come un tramonto, come una giornata di pioggia passata sotto le coperte con un bel libro in mano, come abbracciare un tronco di legno…eh, sì, avete mai sentito parlare della tree therapy? Pare che abbracciare gli alberi sia un toccasana contro lo stress. Abbracciare i tronchi tagliati non lo so, ma in ogni caso fa figo! Lei comunque è felice perché il tronco lo sta portando dal Geppetto del paese che lo trasformerà nel suo Pinocchio personale. E non avrà solo il naso lungo… 😛 #happinessisapieceofwood

BRAND: MICHAEL KORS / CAMPAGNA: GLAM & PLASTIC

Il camino, il tappeto, i quadri, i fiori…tutto perfetto per raccontare la storia di questa strega di Biancaneve moderna che ha rinunciato al mantello nero in favore di un total look color cammello caramellato. Ma quella bottiglia di plastica a terra stona come un gruppo di amiche ubriache che tentano di emulare Beyoncé al karaoke in un sabato sera piovoso. Il dubbio è se l’hanno lasciata lì di proposito o se la sono dimenticata…#comerovinareunoscattoconunadistrazione

BRAND: KATE SPADE / CAMPAGNA: NON HO NIENTE DA METTERMI

Il vuoto spaventa. L’armadio vuoto spaventa di più e non solo: può causare attacchi improvvisi di panico e depressione! Ma se l’armadio è colorato la situazione sembra più rosea. La ragazza in questione è triste ma è consapevole che, in caso di estrema necessità, potrà usare il rivestimento dell’armadio per creare almeno un altro paio di look…chissà se si è accorta che ha ancora una borsa e un paio di scarpe sopravvissute alla razzia! 😉 #c’èsemprequalcosadamettersi

BRAND: BRUNO MAGLI / CAMPAGNA: TELENOVELA STYLE

Ciak, si gira! La vita reale non è mai stata tanto fashion, fotografata, ripresa e condivisa in ogni singolo momento. Se aggiungiamo un po’ di glamour, una posa plastica ed uno stacco di coscia nuda (che non fa mai male), ecco che otteniamo la pubblicità perfetta. Già vista e rivista. Io a questo punto riporterei in auge il fotoromanzo come forma di comunicazione moderna. Ma la posa naturale e coinvolta di lui, ne vogliamo parlare?!? #menoposeplastiche

BRAND: J WANDERSON / CAMPAGNA: DA SOTTO SEMBRIAMO TUTTI VESTITI MEGLIO

Il cambio di prospettiva cambia tutto. E’ il segreto della vita, guardare le cose da un’altra ottica perché assumano un significato diverso. Rivelazioni, dal basso in questo giro! Ed effettivamente visto da qua sotto questo completo sembra quasi bellino, perché si percepisce l’insieme ma in realtà non si vede un cazzo! Fotografia ad effetto senza andare nel dettaglio. Ottimo trucco 😉 #vistidasottosiamotuttivestitimeglio

Buon lunedì, da qualsiasi prospettiva lo stiate guardando…

Buccia di Banana/Campagne Fashion: Why? #20

L’autunno bussa alle porte (o forse non ancora?) e le riviste di moda pullulano di sensazionali consigli per gli acquisti sotto forma di articoli, editoriali ma soprattutto campagne pubblicitarie. Tra creatività ed assurdità, espressioni funeree e pose che sfidano la forza di gravità, andiamo a sbirciare alcune delle pubblicità di moda del prossimo autunno…

BRAND: STUART WEITZMAN / CAMPAGNA: OMAGGIO ALLA TORRE DI PISA

L’equilibrio è una questione di addominali, concentrazione e fisica. Ora, anche la Torre di Pisa è lì che pende e non cade da diversi secoli e tutti si domandano come faccia a stare ancora in piedi. Più o meno la domanda che mi sono posta io guardando questo scatto con lunghi stivali. La seconda è stata: “sarà caduta? Avrà ancora la caviglia intera o le è partito il malleolo?“. Non ci voglio pensare, ma la citazione dell’architettura pisana lo prendiamo come un gradito omaggio…

BRAND: BRANDON MAXWELL / CAMPAGNA: MIMETIZZIAMOCI!

Il suggerimento più saggio della stagione per sopravvivere ai tempi che corrono, non lasciarsi catturare dai cattivi e confondere i predatori (di tutti i tipi): MIMETIZZARSI! In natura funziona, potrebbe funzionare anche per noi umani 😛

BRAND: BURBERRY / CAMPAGNA: TACCHI A MARE

Un caldo invito ad andare al mare anche in inverno. Ovviamente coperte con tutta l’attrezzatura…no, niente mute in neoprene e calzari palmati (che non sono fashion)! Molto meglio sciarpa, cappotti e trench-piumini (trench piumino non ce la posso fare). Ma soprattutto TACCHI. Che se mancano quelli il bagno non sa di niente. Questo dei tacchi in spiaggia tenetelo bene a mente che sarà un trend che passerà direttamente dall’inverno all’estate, con grandissimo piacere delle scarpe in pelle che dopo i bagni a mare non so in che stato escano. E comunque le modelle di Burberry sono sempre incazzose…aiuto!

BRAND: BOTTEGA VENETA / CAMPAGNA: NAKED & THE CITY

Il nudo versione città. La piscina urbana vista metropoli. Il corpo svestito che evidenzia le scarpe cioccolatino (ve ne parlo la prossima settimana) ma sono giustamente prese dalla distanza così non si vedono bene. In ogni caso il trucco è vecchio come il mondo: per mettere in evidenza un oggetto, togliete tutto il resto. Il rischio raffreddore c’è, ma di sicuro non passate inosservate 😉

BRAND: BALMAIN / CAMPAGNA: Aqquattatevill’

Quando si scippa una borsa l’importante è andare via quatti quatti senza farsi notare. Se poi si viene colti in fragrante perché vestiti come il presentatore del circo di Moira Orfei ricordarsi di sfoderare l’espressione più innocente che avete a disposizione! 😉 (Lei, ovviamente, è stata arrestata)!

BRAND: ALEXANDER MCQUEEN / CAMPAGNA: CAPPUCCETTO NEW STYLE

La versione di cappuccetto rosso riveduta e corretta, con un  aggiornamento stilistico notevole dal quale prendere esempio. Via quello stupido mantello, via il cappuccio (che non è più di moda) e spazio libero all’improvvisazione con le lenzuola del letto.  Sì, Cappuccetto, svegliata presto dalla mamma matta, è uscita di casa arrotolandosi a caso nel piumone. Un paio di scarpette ed eccola pronta a saltellare nel bosco. Con questo look e questi capelli scombinati state sicuri che il lupo non si avvicina nemmeno 😉

…non finisce qui! Buon lunedì

Buccia di Banana/Lo stivale col denim intorno

L’oggetto che non mancava è quella cosa che guardi e ti lascia perplessa. E’ quel capo o accessorio che guardi e ti domandi “ce n’era davvero bisogno di investire soldi e risorse in questa c****a?!?“. Insomma, non solo cose di dubbio gusto, ma anche di apparente inutilità. Della serie #potevamofarneameno. Tipo questi…

Anche il gatto con gli stivali, massimo esperto di calzature di una certa altezza, ha strabuzzato gli occhi quando ha visto questa versione di gamba di denim con tacco e suola inclusi! L’oggetto in questione, che pare una gamba di manichino rivestita di jeans e poggiata a terra, è uno stivale al ginocchio con effetto denim-incorporato che termina in una zeppa a punta stile cowboy. Molto chic, insomma! L’effetto ottico è alquanto impattante, vaghi ricordi degli anni che furono con i jeans a fondo largo portati sopra gli stivali od i tronchetti si affacciano alla memoria facendo rabbrividire…zeppa e punta a corredare tutto poi sono la ciliegina sulla torta. Io mi immagino già la finta gamba di jeans portata sopra ad altri jeans…ed è subito orrore! 😉

Siccome una sola variante della storia non era abbastanza e ai signori di questo marchio specializzato in jeans il modello deve essere piaciuto parecchio, oltre alla sobria versione classica in blu, ecco apparire quella che per me merita cinque minuti in più di silenzio durante un’osservazione accurata dei dettagli: questa!

In questo caso il denim si arricchisce di inserti, di colori, di scritte e questa volta non casca su una zeppa ma su un bel tacco a spillo rivestito di jeans dello stesso colore. Questo per le più aggressive ed appariscenti. Io qui ci vedo sopra una raffinatissima mini-gonna bianca…e via, verso nuove mete ricche di stile. E se ancora questo non è abbastanza, la versione in “morbida pelle che in realtà pare una busta della spazzatura” dovrebbe chiudere il cerchio e farvi pensare che #potevamofarneameno…o no? 😉

L’unico modo in cui potrei ricredermi su questo oggetto è se fosse stato fatto riciclando vecchi jeans per dare nuova vita a degli stivali. Ma dal momento che dubito che sia stato così e che la produzione del denim continua a mietere vittime per fare queste scarpine delicate ed immettibili, ecco, ce li potevamo davvero risparmiare!

Buon lunedì….

Credits: per questo post ringrazio la segnalazione di Ju LeFunkyMamas che li ha visti e mi ha pensato! Se anche voi mi pensate quando vedete cose brutte e volete rendermi consapevoli degli orrori che ci sono in giro per il mondo pensando che non devo assolutamente perdermeli, SCRIVETEMI!

Buccia di Banana/Un’estate con il telefono

Il telefono, anzi, lo smartphone, è diventato un’estensione dell’essere umano. Un arto che ci portiamo in giro e del quale (sembra) non possiamo fare più a meno. Come un braccio, però più corto. In nessuna occasione. Nessuna. Alle cene, in palestra, in situazioni romantiche, private (aiuto!), alla guida e pure al mare. Se ne vedono di tutti i colori. Eppure ci sono situazioni che sono dei grossi scivoloni, di stile…e pure di sicurezza!

1-IN MARE CON IL TELEFONO! Un conto è portarsi il telefono in spiaggia, un conto è portarselo NEL mare. Con custodia o senza, farsi il bagno con il telefonino dietro è nella top 3 degli scivoloni…voglio dire, a meno che non siate nella spiaggia dei maialini, dove almeno ha un senso rischiare la vita del telefono per fare delle foto a qualcosa di originale, io eviterei di portarlo appresso dentro l’acqua. La scena dell’essere umano che scavalca gli scogli pericolosamente ricoperti alghette scivolose con le mani in alto, perché guai se si bagna il telefono però se casco e batto una musata* (*toscanismo per “colpo in faccia”) non fa niente, è ridicola. Così come sono ridicoli gli esseri umani che fanno finta di fare il bagno ma che in realtà si limitano a stare in acqua a farsi e farsi fare le foto, infastidendosi addirittura se qualcuno, nuotando, osa sollevare pericolosamente delle gocce d’acqua in direzione smartphone. Insomma, non ce la facciamo a goderci nemmeno il mare in santa pace.

2-GUIDANDO IN TELEFONO-VISIONE! L’idea della multa evidentemente non spaventa abbastanza. Nemmeno la possibilità di spiaccicarsi dentro ad un palo mentre conducendo il proprio veicolo si pensa bene a pubblicare storie, fare dirette o scattarsi le foto in movimento. L’auto è un altro dei posti pericolosi dove il telefono dovrebbe essere lasciato in borsa, eppure non se ne esce: anche alla guida succede di tutto. Gente che si ferma in curva per scattare una foto, chi si pianta ai semafori perché sta rispondendo ad un post mentre dietro le macchine si spazientiscono, chi inchioda pericolosamente per guardare chi ha messo un like. Follie che si susseguono. Vizi pericolosi. Perché se invece del palo c’è una persona, con il capo chino sul suo di telefono,  poi si fanno i danni seri…

3-TRAMONTI AL SAPORE DI SMARTPHONE! Il tramonto è un post che non può mancare nell’album delle vacanze. Ma vi siete mai guardati intorno durante un tramonto a vedere chi guarda il sole dal vivo e chi lo guarda da dietro ad uno schermo? Qui a Ibiza è impressionante: nella zona dei sunset bar quando il sole inizia a scendere  le mani ed i telefoni cominciano a salire. Tra scatti e riprese, se per caso sei in seconda linea, l’orizzonte è composto di scatolette e schermi sollevati al cielo. ‘Sto povero tramonto, in realtà, non lo guarda più nessuno. Sono tutti troppo impegnati ad immortalare ogni singolo passaggio del sole, che in realtà si butta a mare perché è disperato e avvilito da questa situazione. Poverino…:(

4-MOMENTI ROMANTICI UN PO’ PER TUTTI. Anche il romanticismo è tale solo se condiviso. E la spiaggia è un ottimo scenario per riprendere effusioni salate e rotolamenti vari tra sabbia e dune. Le pomiciate estive funzionano per appagare il voyerismo di chi rimane a casa, per far sapere alla collega rosicona che quest’estate avete imbroccato e per spararsi le pose in due invece che da soli. Ogni singolo momento viene immortalato, la spontaneità dei gesti e delle azioni passa in secondo piano rispetto all’inquadratura giusta. Solitamente è LEI che incalza per questa pantomima, ma LUI quasi sempre acconsente, vuoi per garantirsi la dose di effusioni notturne, vuoi perché in fondo gli piace. Tanto che spesso è lui che accarezza il sedere della compagna con il telefono nell’altra mano. Ma è così palloso pomiciare lontano dagli schermi?!?

Potrei andare avanti ad oltranza, passando dal ristorante all’aperitivo, dall’ora di colazione a quella di cena, ma il dato di fatto è sempre il solito: il disperato bisogno di condivisione costante ci ucciderà. O comunque ci alienerà dalla realtà. Tanto che il tanto decantato “qui&ora” si tramuterà in un’interminabile storia online. O_o E qui la domanda sorge spontanea: che fine ha fatto la privacy?!?

L’ho fatta tragica, voi che dite? Buon lunedì…

Buccia di Banana/Campagne Fashion: why? #19

Quando la bella stagione arriva (QUANDO ARRIVA?!?) le riviste femminili appaiono come le creme solari sotto all’ombrellone per darci tutte  le dritte sulla stagione in arrivo e la giusta quantità di gossip e leggerezza. Tra una crema miracolosa e il pezzo immancabile su come conquistarlo in 3 minuti stando comodamente sdraiate in spiaggia ci sono sempre loro, le fantastiche campagne di moda. Quelle che fanno sognare, quelle belle e quelle che lasciano con un punto interrogativo in testa. Io oggi vi segnalo queste…;)

Brand: Stuart Weitzman / Campagna: Affondi comodi

Stuart ci ricorda che mantenersi in forma è una buona regola e che non dobbiamo perdere le buone abitudini anche d’estate. Anche con i tacchi. E vai giù di affondi frontali come se non ci fosse un domani…O_o (ma perché queste poste scomode? Perchéééé?)

Brand: FABerge’ / Campagna: nel dubbio prendi la rossa

In quelle serate confusionarie, quelle in cui hai voglia di fare casino e di spegnere il cervello, non indugiare su quale pillola prendere: la rossa è sempre quella giusta! 😛 Sembra voler dire questo, in realtà questo braccio slim e photoshoppato (ma è mai possibile che si piallino digitalmente anche le braccia?!?) tiene tra le dita un anello…ma direi che lo scatto non è venuto un gran che bene…

Brand: cavallI / Campagna: come animali in gabbia

Come animali in gabbia, inquieti e con lo sguardo tra lo spaventato e l’arrabbiato, i ragazzi Cavalli girano in cerchio con i loro animalier addosso e rigorosi calzini bianchi ricordandoci che rimanere chiusi in bagno non è simpatico. Nemmeno se in tre!!!

Brand: coach / Campagna: zingarate boho chic

I luna park fanno sempre tanto estate e quelli smontati e dismessi sono ottimi scenari per servizi fotografici. Sopratutto quando lo stile ricorda quello un po’ gitano, ribattezzato dalla moda “boho chic“, ma sempre con quel tocco di “cenci appesi“. Importante, anche in questo caso, lo sguardo incazzoso da “cosa vuoi? Questo è il nostro territorio“. Dall’infelicità delle campagne fashion non ne usciremo mai…

Brand: ferragamo / Campagna: matrimoni combinati

I matrimoni sono una piaga della bella stagione tanto quanto le zanzare. Si sprecano un sacco di tempo e risorse per sincerarsi di avere un look adeguato e che non passi inosservato, ma nemmeno troppo estroso. Ferragamo consiglia il classico combinato…con le amiche. Vestirsi con il coordinato di gruppo è il nuovo must. Consigliato per gruppetti di amiche single, si può rivedere anche con le coppie, chiamando in gioco i propri compagni. 😉

Brand: GUCCI / Campagna: LIFE IS A SHOW

Il messaggio positivo ce lo invia Gucci, con questa campagna che somiglia più ad uno show in piena regola dove l’invito è quello a divertirsi, ad interpretare il nostro personaggio, a giocare con i ruoli e anche con lustrini e piume senza paura. Che in fondo la vita è uno spettacolo 😛

Buon lunedì! (Comunque faccio la sportiva con le campagne degli altri, ma tra una settimana dovrò fare la mia…poi sarete voi a commentarla 😛)