Buccia di Banana/Il dramma delle Ballerine

So già che con questo post mi farò nemiche diverse donne o se non altro solleverò delle polemiche senza fine…Pazienza! Anzi, meglio, non potete sempre essere d’accordo con me?!? 😉 Questo è lo scivolone senza stagione, la caduta femminile più frequente, l’articolo più acquistato per comodità, trend e femminilità…teoricamente un passepartout, praticamente un oggetto inutile ed esteticamente insipido: le ballerine!

Più che una scarpa, una pantofolina suolata. Più che un’esaltatrice del piede, una castratrice di forme. Ma andiamo con ordine. Le ballerine nascono per stare ai piedini delle danzatrici, nelle scuole di danza e sui palchi. La prima fu creata nel ’47 da Rose Repetto, madre del coreografo e danzatore Roland Petit. Un oggetto tecnico, ideato appositamente per danzare e muoversi comodamente, pensando alla salute del piede durante i vari saltelli, balzi e pirouette.

Ma era un oggettino troppo comodo e troppo delizioso per rimanere appannaggio di pochi eletti danzatori…ed ecco che la ballerina prende il via e diventa un fashionissimo accessorio di moda: “135 grammi di cuoio, 7 millimetri appena di tacco. Un ventata di leggerezza nella moda, scarpe piatte, finalmente comode, ma non prive di personalità.” Sì, ma quale?

Un po’ bon ton, un po’ fighette, queste piattisime ciabatte hanno una forma che ricorda vagamente il muso di un pesce (con la faccia spiaccicata, però): quella puntina corta e schiacciata che diventa orribile quado: 1-il piede è largo e la sforma (brrr); 2-l’attaccatura delle dita esce da quella mezzalunetta frontale (che se una ha le dita un po’ lunghe è la fine, ne sporge un km); 2-La variante a punta strizza anche il piede più secco. Però son tanto comode. Però non è che ti facciano proprio una bella gambina, no?!?

E nemmeno la forma del piede, comunque sia quel piedino diventa una zampotta, una pagnottella spiaccicata al suolo, una zampa appaperata. Quando poi si sformano un pochino (perchè sono talmente morbide e confortevoli che prima o poi cedono) ed il piede ciottola, anche la camminata di Naomi diventa ciabattante, con questa scarpetta che si scalza ogni 5 passi…però sono così deliziose! Però cammini strascicando i piedi!

Tanto tanto lisce e monocromatiche, in 65 anni di vita (non è l’ora di andare in pensione?) hanno cambiato fantasia, forma, il tacchetto, la puntina, il buco in cima (belledamorì) e non solo…qualche genio ha pensato che fossero fantastiche fatte di uncinetto, per dargli un tocco più romantico e sognante; oppure con borchie e teschi per un’appeal più rock’n’roll; o ancora con i lacci in stile balletto così da rendere il piede sempre più simile ad un salame; o perchè no, con le tanto amate fasce alla caviglia, così la gamba è spezzata per sempre…Che dolore! Oltre che farcile di ninnoli, nocche, fiocchi, coccarde, musi di hello kitty in quei 4 cm di punta!

Lo so, anche le dive sono cadute in questa trappola, ma loro non avevano problemi di “imbrocco” e poi dovevano fare da testimonial e testare il prodotto per dire di essere state “le prime” ad indossare le famose Repetto (il business e le pr sono sempre state presenti). E sicuramente si sentivano trendy, ma non sexy…Anche perchè l’effetto di questo oggetto sul maschio è deleterio: avete presente i rami del salice piangente? Ecco! Diffidate da quei pochi che dicono di andare pazzi per le donne con le ballerine, stanno mentendo. Volete mettere rimanere nude con un tacco 12 o con quelle proto-babbucce ai piedi? E come ci sarebbe rimasto il Principe quando, rincorrendo Cenrentola, avesse trovato una ballerina sulla scala? Ricordatelo, anche LEI aveva la scarpetta col tacco, non la ballerina (non vi fate fregare da quel modello famoso che è stato impropriamente chiamato “Cendrillon”).