Qualche giorno fa mi sono ritrovata a parlare con un amico che non vedevo da tempo; dopo i convenevoli sulla vita professionale è cominciato il confessionale-sentimentale, durante il quale mi ha fatto il riassunto delle puntate precedenti (stiamo parlando di mesi) con tutte le storie e avventure dal risvolto quando negativo, quando tragicomico. Fino a quando, parlando dell’ennesima signorina con la quale aveva avuto a che fare se n’è uscito con un infelice “Sì, vabbè, poi quando ho saputo che in giro si diceva che era una facile, ho lasciato perdere e non l’ho più cercata“. Inutile dire che prima mi si è materializzato un punto interrogativo sulla fronte, non aspettandomi minimamente una tale uscita da lui (ma si sa, le persone non si conoscono mai fino in fondo), poi mi si è un attimo tappata la vena “Facile in che senso?!?” – “Eh, una che ha avuto molte storie solo di sesso con tanti uomini diversi“. In quel momento il serial killer che è in me ha cominciato a sgomitare; fortunatamente è arrivata la parte diplomatica a calmarlo e cercare di far riflettere l’amico in questione con un pippone colossale (e stiamo parlando di un non-giovane della mia età, laureato e cittadino del mondo…poveri noi). Nel 2018 dobbiamo ancora etichettare come “facile” e addirittura non uscire con una donna perché sa cosa vuole e vive liberamente la propria sessualità?!? Parliamone…
Siamo (tutti) vittime di giudizi costantemente. A volte le prime a giudicarci siamo proprio noi stesse, con il vigile interno che non ci lascia in pace un attimo qualsiasi mossa facciamo. Poi arriva il contorno, che è sempre pronto a sparare sentenze su ogni atteggiamento, gesto o comportamento: stai sulle tue? Sei troppo diffidente! Sei estroversa e socievole? Sei pazza! Ti piace cantare mentre cammini? Sei un’esibizionista. E via così, all’infinito. Quando si entra nella sfera sessuale poi, le cose non migliorano, anzi: ti piace fare sesso? Sei una maiala! Non ti piace? Sei frigida! Ti piace ma non ti impegni? Monaca pallosa! Quando la smetteremo di dare giudizi a caso senza conoscere le persone forse l’umanità avrà una speranza, fino ad allora è una lotta continua contro l’idiozia e la superficialità altrui. A questo proposito, proviamo ad analizzare quand’è che ad una Signorina viene affibbiato l’appellativo di “FACILE” e proviamo a dare una nuova lettura, senza tirare in ballo il solito “perché quando lo fa una donna è facile e quando lo fa un’uomo è figo“: la risposta è la stessa, perché viviamo all’ombra di un’ottica risciacquata da secoli di predominio del pensiero maschile.
–Sei facile quando vuoi fare sesso con un uomo e quando prendi l’iniziativa!—>Io la chiamerei intraprendenza e scelta consapevole.
–Sei facile quando fai sesso al primo appuntamento.—>Anche in questo caso parlerei di appagamento consapevole del proprio desiderio. Molte volte non c’è nemmeno intenzione di far seguire un secondo appuntamento e quello che si cerca è solo una serata piacevole. Già, posso capire che questa visione moderna e materiale della cosa possa sconvolgere l’immaginario della donna sempre innamorata alla ricerca di una storia, in realtà secoli e secoli addietro nessuno si stupiva di tutto ciò. Era la norma! Siamo peggio dei cavernicoli…
–Sei facile quando ti vesti in maniera provocante.—>Mi vesto come mi pare. Questo è un dogma, ma il maschio medio nella sua visione del mondo pene-centrica pensa che tutto ruoti intorno a lui. Compreso il nostro guardaroba. Poverino!!!
–Sei facile quando passi velocemente da una relazione all’altra.—>Scelgo come elaborare i miei lutti e come compensare una rottura. Se invece di stare a piangere sul divano voglio rilassarmi e divertirmi, che fastidio dò alla morale collettiva?!?
–Sei facile quando sei stata a letto con tanti uomini.—>Non sono facile, sono una collezionista!!! 😉 Davvero la quantità di persone con la quale una ha avuto rapporti sessuali deve essere una discriminante? Certo, se l’uomo in questione ha l’autostima sotto l’unghia dell’alluce sì; in altri casi non dovrebbe essere un problema. Tutta esperienza!
–Sei facile quando ti piace fare sesso.—>Appassionata, si dice! Se ti piace cucinare va bene, se ti piace giocare a tennis va bene, se ti piace trombare NO! A me questa me la dovete spiegare. E’ un’attività come tutte le altre, meravigliosa, divertente, gratificante e che, fatta con tutte le precauzioni del caso, fa bene alla salute. Ma se a una piace, che problema c’è?!?
Insomma, ce la facciamo a capire che una donna che ha il controllo della sua vita sessuale e che si conosce bene, che si comporta in maniera libera ed equilibrata, non è una facile? Ognuno è responsabile del modo e dello scopo per cui vive la sua vita, così come ognuno è padrone delle proprie emozioni e del proprio corpo. Tutto il resto sono solo giudizi e catalogazioni tirate a caso.
E con questo ho concluso 😉 Se mi volete dire la vostra vi aspetto qui sotto nei commenti o stasera in diretta su radio m2o in compagnia della Mario! Buon weekend…