Buccia di Banana/Mamme al mare

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Lo stile non passa solo dai vestiti (sennò avremmo ancora qualche speranza), ma anche e soprattutto dai comportamenti. C’è una tipologia femminile che ultimamente ho spesso sott’occhio (vuoi per l’età che sono circondata da madri&figli, vuoi per la stagione che di questi tempi il mare lo vedo un po’ più spesso), ma che esiste da sempre: le mamme urlatrici, ovvero quelle donne che al mare non si godono la spiaggia ma passano intere giornate in riva al mare apostrofando i propri figli per ogni singola cazzata! (dai mamme, non partite prevenute, almeno arrivate in fondo al post prima di arrabbiarvi con me) 😉FullSizeRender-1

Arrivano al mare con fare minaccioso, pronte ad una giornata che sarà una guerra e iniziano subito ad intimidire il povero pargolo, che nel frattempo scalcia per spogliarsi ed andare a sguazzare come un pesciolino: “Aspetta, dove vai, stai fermo qui, mettiti la crema“…ed intanto lo ungono del super schermo protettivo bianco latte che fornisce quel grazioso effetto “imburrato” (la protezione ci vuole, sono d’accordo, ma una ad assorbimento rapido e non coprente come un fondotinta per il teatro ci sarà in commercio, no?). “Fermo, mettiti le ciabatte che fino alla spiaggia la sabbia brucia” (mai sentito di un bambino che si è ustionato le piante dei piedi correndo sulla sabbia, ma va beh…). Mentre lui corre, felice, lei lo segue non solo con lo sguardo ma fisicamente: le più attrezzate con la seggiolina da piazzare sulla battigia, in posizione di vedetta strategica; le altre armate solo della loro voce potente che si piazzano in piedi, modello anfora (con due braccia sui fianchi), bene in vista sulla riva. E non fanno altro che urlare al povero figlio tutto il santissimo giornolbrrj-beach-solo-vs-kids

Non bagnarti! non giocare con le onde! non bagnare l’asciugamano! non camminare sulla sabbia bagnata! non stare al sole!(e allora stavo a casa, mammina)

Non andare in acqua che ti ho messo ora il costume asciutto e non ho più il cambio” (una follia, anche il costume bagnato non ha mai fatto vittime…)

Stai a riva che se vai lontano puoi affogare!” (meno terrore, please)

Non allontanarti, resta dove posso vederti, non andare di là, non toccare quello, non fare questo” 

Sono tre ore che stai nell’acqua, hai tutte le mani avvizzite” (Quindi?)

Hai appena mangiato (la lasagna che ha portato da casa) ora devi aspettare tre ore prima di fare il bagno” (questa minchiata delle tre ore di digestione ha rovinato e sta rovinando ancora intere generazioni)

Se non esci subito le prendi/ti scamazzo (versione terrona, spesso usatami contro da mia madre). Ti ho detto di uscire, adesso chiamo tuo padre (che intanto broccola la vicina di ombrellone, completamente noncurante delle scenate in corso). Giuro che al mare non ti ci porto più“. (io Signora lascerei a casa lei)

Stai qua, non giocare con la sabbia che ti sporchi…” (l’apoteosi dell’insensatezza, a ben pensarci)FullSizeRender

E vociano, urlano, gridano, intimano, minacciano a squarcia gola o con un filo di voce tra i denti accompagnata da occhi che sono diventati simili a fessure. Spesso rimangono vestite, spessissimo il mare non se lo godono e non lo fanno godere a nessuno, perché immediatamente diventano il terrore di tutta la spiaggia (che mica rompono le palle solo ai figli, sbriciolano l’anima un po’ a tutti). Mai che si vedano a giocare con le proprie creature, mai un bagno insieme, mai un sorriso, mai un castello, mai a rotolarsi nella sabbia, mai una corsa, mai una gara di tuffi…Donne che, forse, hanno dimenticato troppo velocemente cosa vuol dire essere bambini, quella sensazione di libertà assoluta e di poter vivere pienamente, divertendosi senza farsi troppe, inutili, menatemum-baby-beach-720x547

Ora, la domanda mi sorge spontanea: cosa ce li portate a fare i bambini al mare se poi non sono liberi di godersi la spiaggia e la natura in santa pace?!? Un po’ di attenzione ci vuole, ma tra l’essere vigili e l’essere delle rompicoglioni c’è una discreta differenza. O no? 😉 Dai su, provate ad essere meno oppressive: il bimbo/a vi ringrazierà. E anche i vostri vicini di ombrellone…13843i3286A9A61946AA37

Le #mammeurlatrici le trovate anche sul profilo Instagram de @LaPina…i commenti mi hanno fatto schiantare!!! E voi, siete mamme che urlano? Voglio confessioni o anche racconti da “figli” che sono stati urlati per estati intere…

Tu chiamale, se vuoi, EMO_zioni

geekgirldi #LaTringa

Ferie finite, ritmo lavorativo già incredibilmente sostenuto, l’accoppiata “pigiama a maniche corte + lenzuolino” comincia a non bastare più per la notte. Dell’estate trascorsa rimangono tutte le foto che rischiano di far esplodere lo smartphone e…DEF_enig

Si, perché quelle giornate calde in riva al mare, senza un alito di vento, ti fanno inspiegabilmente risvegliare un neurone che non ricordavi di avere e, visto che S&S (sole & sale) tendono a essere nemici giurati della tecnologia, vai in edicola e LA COMPRI.

1 verticale: vola di fiore in fiore – APE (questa era facile..)

4 orizzontale: si esprime con la scheda – VOTO

10 orizzontale: il sistema operativo del pinguino – LINUX #geekate

22 verticale: il Chien poeta cinese – … … … ???

E mentre stai lì a googlare un TAO Chien qualunque, che neanche wikipedia conosce, ti ritrovi davanti un rebus.DEF_wa1Eh? Quante parole e di quante lettere?! DEF_wa2

Oddio, mia madre! Ogni volta così, perde 15 minuti a messaggio. E non perché non trovi le lettere giuste per scrivere “ciao, dove sei?” Ma perché con i cuoricini, il sole e la luna, i bacini e i bacetti, sorrisi e casette è tutto più carino. Si, come no! :-/ Ma va bene, alla fine “i genitors” non sono dei nativi digitali!DEF_nativoD

– Sono nata nel 1986 – Il mio primo sistema operativo a finestre l’ho usato nel 1995 – Non provo nessun disagio nel manipolare le tecnologie. IO. Ma quando a un messaggio mandato su whatsapp per avere conferma di un appuntamento, ti rispondono solo con l’emoticon con una mano aperta, pensi:

ALT – fermi tutti – imprevisto – non è come credi – cambio di programma

O_o Ma come? Ti ho scritto solo perché sono pignola, abbiamo questo appuntamento da più di una settimana…! E giù con 6, 7, 8 messaggi per cercare di capire a quando e perché è rimandato l’incontro. Invece no, ecco che io passo per quella matta, per quella che non capisce che quella mano lì, aperta, con le 5 dita ben in vista, è invece un “si, confermato, tutto perfetto, DAMMI-IL-CINQUE!” Dammi il 5 ?

A) gli anni 80 sono passati da un pezzo

B) è così difficile rispondere solo OK? -.-

Il peggio arriva quando, come durante un’epidemia, amici e parenti ti mandano tutti insieme un sacco di CUORI. Sarà la settimana mondiale dell’affetto ostentato? Sta per finire il mondo e nessuno me l’ha detto? Ah, è una supercazzola con scappellamento a destra, vero? No, mr. Zuckerberg ha aggiornato whatsapp e adesso:

il cuore rosso (solo quello ROSSO, nota bene)

se lo mandi da solo (da solo vuol dire uno per volta, eh)

diventa più grande delle altre povere e tristi emoticon

e addirittura BATTE.

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#interpretaquesto

Pop-hop Cafè: la merenda in Santo Spirito!

ihatemamas-e1395785777945di Federica Primavori

Mamme e papà, zie e zii, che fate domenica 1 giugno? Se ancora non avete alcun programma vi consiglio di portare i vostri pargoli in piazza Santo Spirito (a Firenze ovviamente!!) Dalle 15:30 alle 18:30 il Pop Cafè si trasformerà in quello che ho ribattezzato il Pop-hop Cafè! Un pomeriggio dedicato ai nostri bambini senza rinunciare a noi stessi! Un modo per ritrovare gli amici, fare due chiacchiere, bere una birretta, senza sentirsi in colpa di portare i bambini in un luogo non adatto a loro!!!locandina

Abbiamo organizzato una merenda insolita e divertente! I bambini dovranno scegliere una tovaglietta di stoffa (tagliata e cucita con amore nientepopodimeno che da me!!) e riempirla con merende sfiziose (sane e nutrienti non vi preoccupate!!). A questo punto, fatto il loro fagotto, potranno stendere la tovaglietta su un pratino (sintetico, di più non potevamo fare) attrezzato per l’occasione e godersi il pic-nic!!! Dopo la merenda i bambini più grandi, diciamo dai 4 ai 10 anni (ma senza essere categorici) potranno divertirsi, insieme alla sottoscritta, a ricreare il loro pic-nic ideale. Avranno a disposizione carta, cartoncini e tanti colori per disegnare o costruire gli alimenti che più gli piacciono e tutto ciò che per loro non può mancare ad un pic-nic.

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Cari genitori ad essere sincera, organizzando questo evento, oltre a far star bene i bambini, ho pensato soprattutto a noi! Spero che anche voi vediate questa merenda come l’occasione di ritrovarci e goderci “di giorno” la piazza più bella della città, quindi mi raccomando venite e portate i vostri pargoli anche se sono solo dei lattanti!!! 😉 Ovviamente l’invito è esteso a tutti gli zii e le zie (veri e non!!)

A domenica.. e che il tempo ci assista!!

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Per info e prenotazioni telefonate a Gianni: 3201781500

Oppure scrivetegli una mail: gianniromano@email.com

O andate sulla pagina facebook: Pop Cafè Santo Spirito

Tutti in spiaggia…sull’Arno!

ihatemamas-e1395785777945di Federica Primavori

A Firenze torna l’estate e puntuale torna la Spiaggetta!!! Per una mamma o un papà non esiste posto migliore per godersi un po’ di relax, fare un aperitivo e guardare il tramonto, pur avendo con sè i bambini. Siamo nel bellissimo Oltrarno, nel quartiere di San Niccolò, sotto la torre di Piazza Poggi. Qui sulla riva dell’Arno l’associazione culturale PiazzArt, per il settimo anno consecutivo, giovedì 8 maggio ha inaugurato la spiaggia sull’Arno!!!

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Il progetto, Easy Living, non è ancora completo: infatti, nonostante l’ampliamento del chiosco sulla spiaggia, che quest’anno è dotato di un’ampia pedana con tanto di piante aromatiche, fiorellini e bouganville, come ogni anno, a breve, verrà allestita anche la terrazza. All’inaugurazione non potevo di certo mancare. Ho aspettato tutto l’inverno quel momento e non sto esagerando. Finalmente un aperitivo piacevole con Giuditta!!! Aria aperta, sole, tepore, musica, bambini, animali e una spiaggia immensa in cui lei può giocare tranquilla. Il sogno di ogni genitore vero?!?foto

Easy Living è un posto da vivere tutto il giorno, mattina pomeriggio e sera!! È il luogo ideale per fare ottime colazioni a base di frullati e centrifughe, godersi pranzi freschi e leggeri o concedersi una pausa fino ad arrivare a sera, magari noleggiando gratuitamente sdraio e ombrelloni o tenendosi in forma giocando a beach volley. 475305_10150735636281843_2004709335_o

Rimanendo in tema di sport, dato che a breve inizieranno i Mondiali di calcio in spiaggia sarà montato un maxischermo che proietterà tutte le partite!!! Sono inoltre previste molte altre attività, tra cui una rassegna cinematografica, lezioni di yoga, spettacoli di danza e di teatro.10259827_10152173465646843_2553718414203486212_n

Anche quest’anno ci aspetta una bella estate anche per il periodo in cui resteremo in città. Da giovedì ho il sorriso stampato sul viso, per me davvero “Spiaggetta” è sinonimo di serenità. E credo sia così per tutti i fiorentini. Mamme e papà (e non solo) se avete intenzione di fare un giro a Firenze tra maggio e settembre mi raccomando passate da Easy Living. Magari ci troviamo là!!! 😉

10303801_10152150634721843_7402665065851046682_nEasy Living, Lungarno Serristori (Piazza Poggi), Firenze

Auguri Mamma!

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di Federica Primavori

Eccoci arrivati alla seconda settimana di maggio, domenica sarà la festa di tutte noi mammine. Per alcune di voi sarà la prima volta, siete un po’ emozionate??

Se per la festa della mamma si spegnessero le candeline le mie sarebbero due, o forse una e mezzo, perché lo scorso anno più che sentirmi mamma mi sono sentita Figlia (la F è proprio maiuscola!) come mai mi era successo prima!!! Colpa forse dell’instabilità mentale offertami gentilmente dall’allattamento, chi lo sa!?

01 mammaCertamente ora mi sento mamma più che mai, anche perché Giuditta tende a ricordarmelo parecchie volte al giorno, ogni tanto sembra un vero e proprio disco rotto: –Mamma.. mamma.. mamma.. mammaaaaaaaaaa!! E riparte!!! Aiutooooooo datemi dei tappi!!! Quando però mi abbraccia e mi sussurra: -Mamma, amore. Ecco, vorrei non smettesse mai!!

02 mammaOggi non voglio parlare di quanto sia duro fare la mamma, di quanto sia stancante crescere dei bambini o di quanto possa essere difficile tornare a godersi la propria vita. Ma non voglio neppure dire quanto sia bello avere un figlio o quanto sia facile amarlo. No, oggi voglio solo fare gli auguri a voi MAMME!!

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Tutte le mamme sono SUPER quindi auguri a tutte: brave, belle, buone, alte, basse, severe, appiccicose, ipocondriache, giovani, vecchie pacate, ansiose, a TUTTEEEEE!! Sono stata chiara?!? Godetevi la vostra giornata e, se arrivano, perché no anche i vostri regali!!

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Non dimenticatevi però di fare gli auguri a vostra mamma, quella donna speciale che vi ha insegnato ad essere la mamma che siete, o almeno, nel mio caso è così!!

Auguri Mami, anzi auguri nonna Lorella!!!

Bimbi al Museo: una gita al Muse

ihatemamas-e1395785777945di Federica Primavori

Eccomi tornata dalle vacanze! Tra la Pasqua e il ponte quest’anno aprile è volato. Peccato per la pioggia. Soprattutto perché dopo un giorno chiusa in casa la mia dolce nanetta si trasforma in una piccola iena. Immaginatevi poi in una casa non sua – eravamo ospiti dai nonni a Trento – senza la sua cameretta piena di giocattoli, che in casi di maltempo come questo, diventa fonte ispiratrice di intrattenimento e di giochi! Ma il giorno di Pasqua abbiamo avuto un’illuminazione: portiamo Giuditta al Muse!!!

01-museAperto nel luglio del 2013, il Muse è il museo della scienza di Trento. Dimenticatevi il classico museo in cui il visitatore sfila davanti a innumerevoli teche colme di reperti.
Il Muse è uno dei musei più moderni in cui ho messo piede. Se già all’esterno l’architettura dell’edificio, disegnato nientepopodimenoche da Renzo Piano, colpisce per la sua forma, metafora della montagna, all’interno rimarrete di sicuro senza parole. Ecco un esempio di combinazione perfetta tra museologia e museografia.
02-muse-Il progetto degli allestimenti è stato sviluppato in modo da creare un allestimento invisibile, “zero gravity”, in cui tutti gli oggetti (tavoli, monitor, pannelli, reperti, fotografie, animali tassedermizzati, ecc.) sono sospesi, nel tempo e nello spazio, tramite sottili cavi d’acciaio. L’effetto scenografico è davvero sorprendente!!!

03-museOltre ad osservare ad ogni piano il bellissimo spazio centrale, il grande vuoto attorno al quale si sviluppa l’intero museo, in cui sono sospesi la maggior parte degli animali, Giuditta si è divertita molto a provare alcune delle postazioni interattive dedicate alle scienze che si trovano al livello zero, come il ponte a due facce o il letto del fachiro.04-muse05-muse

Da qui ci siamo spostati al piano inferiore per vedere gli enormi scheletri dei dinosauri e la mostra temporanea – purtroppo terminata il 21 aprile – “Pio pio… pulcini al museodove abbiamo potuto vedere da vicino tanti pulcini appena nati!!!

06-museLasciati i pulcini ci siamo inoltrati nella foresta – serra – tropicale alla ricerca del pappagallo, senza però riuscire a vederlo! Usciti da quello splendido microclima, un po’ troppo umido per i miei gusti, abbiamo iniziato la salita ai piani.07-muse

Una visita interessante, tra uomini preistorici, fauna e flora alpina. Giuditta non sarebbe mai voluta andare via, abbiamo dovuto prometterle che ci saremmo tornati presto.

08-museSe vi capita di passare per Trento fermatevi. I vostri bambini vi ringrazieranno e sono sicura piacerà anche a voi!!!

09-museMuse Museo delle Scienze di Trento – Corso del Lavoro e della Scienza 3, 38123 Trento

#7 Scoprendo…El & Eef

ihatemamas-e1395785777945di Federica Primavori

Come già vi ho preannunciato la scorsa settimana oggi voglio parlarvi di un negozio per bambini che ho scovato tra le vie di Rotterdam. Passeggiavo, chiacchierando tranquilla con la già citata zia Pippa, quando quattro simpatici faccioni di scimmia, non veri ma all’uncinetto, appesi sulla parete interna di un negozio, hanno attirato la mia attenzione!!

01-el-eef 02-el-eefCosì siamo entrate da El & Eef. Mentre girellavamo per il negozio le commesse, gentilissime, ci hanno chiesto se volevamo qualcosa da bere. Ero incredula, questo sì che è mettere a proprio agio i clienti!!! Non come da noi. Odio entrare nei negozi e avere le commesse col fiato sul collo, mi fanno passare persino la voglia di guardare, figuriamoci comprare!03-el-eef 04-el-eef

Un arredamento pulito e minimale con pareti in mattoni faccia vista, perfetto per lo stile rock romantico dell’abbigliamento. Attenzione ai dettagli, come per esempio i camerini, due altezze, a misura di bambino e di adulto. Un ambiente ampio e luminoso, grazie soprattutto alle porte finestre sul retro, dalle quali è possibile accedere ad un bel giardinetto, che, tempo permettendo, si trasforma nell’area giochi per i bambini delle clienti.05-el-eef 06-el-eef

07-el-eef 08-el-eefMa la vera area giochi è al centro del negozio, a separare il reparto femminuccia dal reparto maschietto. È composta dalla silhouette di una casa accostata alla parete, con tanto di portone, finestra e davanzale fiorito. Un orologio a cucù appeso al tetto e due scimmiette che sbucano dal comignolo. Un tavolo coperto da pennarelli, libri e giocattoli, e tre comodi pouf. Che peccato non ci fosse Giuditta!!!

09-el-eefDopo un po’ di indecisione io e zia Pippa abbiamo scelto cosa regalare alla nanetta! Lei una t-shirt troppo carina del brand spagnolo Yporquè, io uno short fluo del brand francese Finger in the nose. Non vedo l’ora di vederglieli indosso questa estate.10-el-eef

Se siete curiosi di vedere il resto dell’abbigliamento di El & Eef andate sul loro sito oppure sulla loro pagina facebook El & Eef. Se poi capitate per Rotterdam io fossi in voi un giretto ce lo farei!!!11-el-eef

El & Eef, Nieuwe Binnenweg 133c, 3014 GJ Rotterdam

#6 Scoprendo…Il cuore delle cose

ihatemamasdi Federica Primavori

Vi è mai capitato di entrare in un negozio e venire catapultati in un altro mondo, una dimensione parallela?A Firenze, nel rumoroso quartiere di Sant’Ambrogio, di fronte ad un mercato chiassoso e frenetico, esiste un negozio capace di infondere sensazioni di calma e tranquillità e trasportarvi lontano: Il cuore delle cose.01cuore-delle-cose 02-cuore-delle-coseL’atmosfera sognante è creata dagli oggetti, dai mobili e dalle fragranze che la proprietaria Chiara, architetto e arredatrice, mescola sapientemente creando soluzioni d’arredamento dal sapore romantico e un po’ retrò. A farmi conoscere Il cuore delle cose è stata una mia amica, Chiara, anche lei, che da un anno lavora nella boutique e con la proprietaria si occupa oltre che del negozio anche di progetti di interni, ristrutturazioni e arredamento. 03-cuore-delle-cose Se siete delle mamme romantiche e raffinate, o semplicemente vi piace cercare oggetti che rendano unica la stanza dei vostri bambini dovete assolutamente dare una sbirciatina all’angolo dei bambini. Troverete le creazioni di Numero 74, un brand italiano davvero unico. Fondato nel 2009 dalle cugine Poupy Sfez e Nancy Fanton, propone oggetti, tessili e abiti fatti a mano in Thailandia, dove Poupy vive 4 mesi all’anno, da cooperative femminili, oltre ad arredamenti vintage per i bambini e le loro camerette che le due cugine trovano in giro per il mondo.04-cuore-delle-cose 05-cuore-delle-cose 06-cuore-delle-cose 07-cuore-delle-cose

Ad arricchire le pareti sono invece le creazioni in fil di ferro di Donata, la bravissima artigiana di Le bianche margherite e i quadretti in stoffa francesi di Lola Coquelicot.
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Per il primo giorno di primavera, 21 marzo, Il cuore delle cose ha organizzato un evento per presentare il libro “ Quello che piace a Irene” di Irene Berni. Un libro pieno di splendide fotografie, ricette e decorazioni per la tavola suddivise per stagione. L’occasione perfetta per scoprire questo negozio incantevole e incantato facendovi ispirare dalle parole di Irene e assaggiando i suoi manicaretti.

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Il cuore delle cose, Piazza Ghiberti 9r, Firenze

Confessioni di una maestra di danza

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Tutti i bambini dovrebbero praticare dello sport. Fa bene al corpo, allo spirito, alla socializzazione e alla disciplina. Tra tutti gli sport che esistono, le prime opzioni sono quasi sempre due: le bambine vanno a danza, i bambini a calcio (la tragedia comincia in tenera età). Ora, premesso che sono per la libertà di scelta, ovvero fagli provare un paio di cose e poi sarà il bimbo a scegliere quello che lo diverte maggiormente, sono anche per la coerenza, cioè una volta scelto, fare in modo che ci sia una continuità, almeno di un anno accademico!!! (e invece tante mamme al primo capriccio o segno di insuccesso, li tolgono subito. Errore!!!) Ma non è nemmeno detto che debbano essere obbligati a stare dove non vogliono, altrimenti la Maestra rischia di impazzire! 😉

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Perchè per resistere alla tentazione di voler strozzare i vostri figli serve una grossa dose di pazienza ed autocontrollo. Doti che ogni buona insegnante di danza dovrebbe avere. Doti che ogni buona insegnante rischia di perdere ogni volta che mette piede in classe. Perchè i bambini, si sa, sono spontaneamente deliziosi, ma a volte fracassano le palle esattamente come un adulto. E per ogni età c’è un problema diverso che la Santa Insegnante deve essere pronta a fronteggiare, armata di tatto, ingegno, senso pratico, autorità, dolcezza, comprensione ed un sorriso che non sempre è a portata di mano.5597e1e4af64f1287968bd63122ccb03

Dai 3 ai 7: Cuccioli meravigliosi che rotolano nei loro body rosa. Queste palline deliziose che muovono i primi passi scoordinati nelle loro scarpette sono in realtà delle bombe a mano, pronte ad esplodere all’improvviso senza un motivo apparente. La mancanza della mamma, l’amica che la urta, un giro che non le viene ed ecco il pianto più lungo ed acuto del mondo, in grado di far sentire in colpa anche un santo (figuriamoci una semplice maestra). L’effetto domino è quasi immediato: inizia una, continuano tutte. ‘Na tragedia!!! Le mamme-chiocce aspettano fuori la disperata e la coccolano come se l’avessero ammazzata di botte. Esagerate. Minimizzare e rassicurare è giusto, ma evitate di fare le mamme-panda o queste non si staccheranno mai. b524b9be4e6cee3d0a0f46b6e2e77375

Dai 7 ai 10: Grandicelle e parlanti (purtroppo) spesso arrivano in branco con il gruppo di compagne con le quali continuano a fare casino manco fossero a scuola. Alcune amano ballare, altre non sanno nemmeno perchè sono in classe (e, credetemi, si vede a primo impatto). Per loro danzare=giocare, naturale proseguimento della ricreazione scolastica. E la maestra impreca (tra se e se, naturalmente). La soglia di attenzione è bassissima, per fare lezione c’è bisogno di improvvisare un cabaret o ricorrere ai metodi autoritari. In ogni caso è una fatica bestiale (che si fa, comunque). Ecco perchè quando fuori ti accolgono le mammine con un “Ma loro vengono qui per sfogarsi” a me viene sempre un’irrefrenabile voglia di sfogarmi fisicamente sulle loro teste messe in piega dal parrucchiere. Poi mi limito ad un sarcastico “Accidenti, pensavo venissero qui per imparare a ballare“! (per sfogarsi, signore mamme, portateli al parco, non a danza)77-danceDai 10 ai 13: Il cambio di scuola a questi ragazzucci moderni fa uno strano effetto, sono perennemente stanchi. Come arrivano partono i lamenti “Sono stanca, ho fatto il compito“, “Mi fanno male le gambe, oggi abbiamo fatto ginnastica“, “Ho sonno, ho studiato tutto il pomeriggio“. Io, alla loro età, ero un grillo iperattivo!!! Fanno un sacco di storie, cominciano i primi sbalzi ormonali, arrivano tutte armate di telefono (ecco, questo è diseducativo abbestia, ve lo devo dire io di lasciare il telefono nello zainetto, care mamme?!?). Provvedete con vitamine a du’ mani. Se non sono stanchi, sono convinti di sapere già tutto. Non se ne esce: brutta cosa l’adolescenza. Bruttissima cosa le mamme che li giustificano perennemente. La mia, ai tempi, incitava l’allenatrice affinchè mi facesse fare esercizi&punizioni qualora io mi comportassi male (e quante punizioni ho preso non ve lo racconto nemmeno)!!!Kings-of-Concrete

Dai 14 ai 18: Altro che sbalzi ormonali e stanchezza. Qui c’è il delirio: le lezioni diventano sedute psicologiche (a coppia o di gruppo), sono più le assenze che le presenze (visto che a questo punto sfuggono anche al controllo genitoriale) e le volte che sono prese bene si alternano a volte in cui si sentono delle fallite totali. Ecco che la maestra deve sfoderare le spiccate doti umane (o ricordare la propria gioventù) per fronteggiare i mini-drammi quotidiani. Ma in questa fascia la selezione è più o meno naturale: se ti piace rimani, altrimenti ti segni in palestra perchè ti senti grassa (aiuto). In questa fase, care mamme, cercate di stare vicino alle vostre creature senza essere entranti o fastidiose. Mai come in questi anni hanno bisogno di comprensione…

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Alla luce di tutto ciò, mamme, siate meno agguerrite contro le maestre di danza ed utilizzate un po’ più di polso con i vostri figli. Vanno indirizzati e guidati, non protetti sparando a zero contro mostri immaginari…che i veri mostrini sono loro!!! 😉 (anche se poi ci vogliamo bene)IMG_1477…e se non vogliono ballare, mandateli a fare qualche altro sport!!! 😀

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No kids-zone: un bene per i bambini

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Diventare madre è la cosa più bella che mi sia capitata. La vita cambia, eccome se cambia, ma IO non tornerei mai indietro!! Poco più di due anni fa non pensavo assolutamente ad avere una figlia, vivevo la mia vita di coppia “childfree” (parola molto in voga negli ultimi anni) con piacere, apprezzandone tutti i vantaggi. Poi è successo, è arrivata Giuditta e il cambiamento è stato naturale, le esigenze sono cambiate, così come i ritmi.

01Avere una figlia a trent’anni è normale? No! Nella società di oggi se hai un figlio (soprattutto in giovane età e a trent’anni sei moooolto giovane) rischi di essere emarginata o etichettata come una donna la cui unica aspirazione è cambiare pannolini e accudire bambini! Ma stiamo scherzando?!?! Nel 2014 essere madre è un privilegio, una scelta che la donna fa, un impegno in più che si prende perché lo vuole. La maternità deve essere un piacere altrimenti meglio evitare, per il proprio bene e per la prole! Non è un obbligo (l’emancipazione femminile è avvenuta secoli fa). Non è scritto da nessuna parte che una donna deve per forza avere dei bambini. Se non li vuoi non sei egoista, è come un istinto, ce l’hai o non ce l’hai.

02Io non vado in giro a sbandierare la mia felicità come madre (o forse si?!), non pretendo che il mondo giri tutto in torno a mia figlia, al massimo pretendo solo un po’ di rispetto e di accortezze quando vado in giro con lei, è pur sempre una creatura di un anno e mezzo!!! Non pretendo di andare nei ristoranti e trovare il fasciatoio nei bagni o il seggiolone per bambini. Non mi permetterei mai di chiedere di cambiare tavolo perché le persone vicine usano parole volgari, urlano al telefono o si alzano in continuazione per andare al bagno (intesi?!). Sì i bambini piangono, corrono, giocano e a volte sono pure rumorosi, ma chi è più fastidioso tra loro e voi? Dipende dai punti di vista no?!?03

Gioite pure per il diffondersi delle “no kids zone”, prenotate le vostre vacanze negli alberghi vietati ai bambini, godetevi il vostro relax. È giusto così, ognuno al suo posto. Forse così anche i bambini apprezzeranno di più andare al ristorante se percepiranno di essere voluti, se le persone intorno a loro saranno persone solari, socievoli, che amano i bambini! 04