Situazioni imbarazzanti: how to (per lei)

venerdìcity

Ci sono dei momenti, nella lunga o brevissima vita di due individui che si incontrano, che possono essere incredibilmente imbarazzantiTipo la prima volta che capita di andare a letto insieme. Tra l’emozione e l’agitazione, l’ormone altissimo e la voglia di conoscersi meglio (sì, in senso biblico), non sono rare le spiacevoli sorprese. Quelle che ti fanno apparire la nuvoletta sopra la testa con scritto “Ommerda!“, che ti fanno soffocare le risate all’istante o peggio ancora, che ti fanno venire voglia di scappare!!! Quelle che racconti alle amiche, quelle in cui sbeffeggi a posteriori l’uomo di turno ma quelle in cui, sul momento, non sai mai come reagire. Anche perché…massimebruttine202

Uscire incolumi da alcune situazioni è praticamente impossibile, qualunque reazione può essere interpretata in modo sbagliato, risultando poi poco carina o, se troppo carina nei confronti del prossimo, ingiusta nei vostri confronti. Ad esempio…

-Vi capita una situazione hot. Avete l’ormone altissimo. Non vedete l’ora di essere nudi e aggrovigliarvi insieme. Si spoglia e…ha un micro-pene!!! Capita. Sfiga immensa, ma capita (e ne sono diversi con questo problema). Congelarsi è un attimo, avere voglia di rivestirsi pure, inscenare un mancamento è la prima idea utile per fargli passare ogni voglia. Farglielo notare oppure sacrificarsi a questa esperienza “mignon” non programmata? Perché se date segni evidenti di disapprovazione si offende, se cominciate a fare battutine e non è troppo ironico…si offende, se fate finta di nulla…dai, ce la fate davvero a fingere così tanto?!?

1-Potete decidere di adottare una Versione poco diplomatica (sconsigliata, perché davvero troppo diretta) nella quale vi allontanate apostrofando il poveretto con un “Cosa vogliamo fare con quel vermicello? Andiamo a pesca?“. In questo modo siete state dirette, oneste con voi stesse e con lui, ma anche un pochino stronze!

2- Oppure virare su una Versione falsamente propositiva (la famosa via di mezzo), quella che trovandosi nel bel mezzo della situazione prova a vedere comunque il bicchiere mezzo pieno: “Possiamo usare il tuo dito medio che mi sembra messo meglio?” confidando nel fatto che solitamente coloro che sono poco dotati sviluppano altre abilità…manuali…e che quindi in qualche modo riuscirete a divertirvi lo stesso.

3-In mancanza di attitudine all’improvvisazione, prese così alla sprovvista, c’è la Versione rassegnata (quella in cui siete consce di quello che sta per succedere ma non sapete proprio come uscirne): “Ah, però, pensavo meglio ma vediamo di inventarci qualcosa…“(se lo riuscite a dire ammiccando e senza ridere avete vinto tutta la mia stima)!6e9c16c2eb53be5725d6b1d0f8a8b0bf

-Quando invece la sessione di ginnastica da camera va benissimo…ma all’improvviso vi accorgete che comincia a produrre copiose gocce di sudore che vi cascano dritte in faccia (e non solo). Praticamente una doccia non richiesta. Vorreste imbustargli la faccia dentro ad un sacco di iuta, ma non si può. Prima di affogare sotto questo getto di sudore…

1-(Versione poco diplomatica) Che c’hai qualche problema alle ghiandole?!? Mi stai facendo ir bagno!…e via, scostarsi in malo modo!

2-(Versione falsamente propositiva) Ti va se vengo io sopra così la pianti di sgocciolarmi addosso? (va detta ammiccando altrimenti ci rimane male e magari si affloscia pure).

3-(Versione rassegnata) Certo che sudi parecchio, eh? (se detto sibilando può essere che almeno si passi la mano sulla fronte ogni tanto)

-C’è poi una cosa che accade spesso, ma che assolutamente non deve diventare un’abitudine, per cui necessita di essere debellata da subito: fila tutto liscio, vi state divertendo, raggiungendo picchi di complicità e piacere, quando arriva la domanda infame a brucia-pelo “Ti piace?. Ecco, ora la dico una volta per tutte:massimebruttine203

1-(Versione poco diplomatica) Che cazzo di domande fai?!?

2-(Versione falsamente propositiva) Dai ciccio, se non mi piaceva stavo ancora qui? (e chiudi quella bocca, il sottotitolo)

3-(Versione rassegnata) Zitto e continua!

Che siate moderate, pacate o dirette, il consiglio è uno: non dovete per forza compiacere il partner al 100% e se c’è qualcosa che vi infastidisce o crea imbarazzo, è bene farlo presente. In maniera civile, gentile ed educata. As usual…;)

E ora la domanda ve la faccio io: voi, in queste situazioni, che fate?!? (sempre che vi siano capitate). Sono quasi certa che qualcosa del genere a LaMario sia successa. Tutti sintonizzati dalle 18.20 in poi su radio m2o che ci facciamo altre quattro risate. E’ pur sempre venerdì…

Per chi è in zona Marina di Massa, mi trovate a Surforama sabato e domenica! 🙂 Buon weekend!!!

9+1 motivi per non uscire con…ME!

Nel corso di questi mesi ho raccolto sufficienti elementi per ricominciare la serie delle “persone con cui sarebbe meglio non uscire“. Ma prima di sparare a zero sul prossimo (per ridere, come al solito, che qui tutto è a fini di intrattenimento e condivisione di esperienze sulle quali è meglio farci quattro risate sopra), ho riflettuto anche su di me. Mi riesce facile (s)parlare degli uomini e lamentarmi della carenza (oggettiva) di esseri maschili decenti, o che almeno siano “brave persone“, con cui uscire. Poi ci ho pensato meglio: perché mai un uomo dovrebbe avere la malaugurata idea di uscire con me?!? E mi sono venuti in mente una serie di motivi che dovrebbero dissuaderli…(per dovere di cronaca mi sono limitata a 9, ma in realtà sarebbero parecchi di più)! 😉Schermata 2015-05-27 a 16.39.32

1-Uscire con me è come prendere appuntamento dalla ginecologa: chiami a settembre e ti riceve a gennaio. No, non me la tiro. E nemmeno ho le liste d’attesa. Sono a lavoro in media 7 sere su 7. Con i pranzi vado meglio, ma per uscite serali può passare tranquillamente un mese. Io mi manderei a cagare già per questo!!!

2-Una volta superato lo scoglio della prima uscita (sempre se rimasti incolumi), non sai mai quando può essere la seconda. Insomma, con una persona che dispone di tempo libero in quantità assai limitata la frequentazione diventa talmente incostante che per conoscermi meglio si fa prima a leggere i miei libri…o il blog!

3-Già…il blog! Chiunque è a conoscenza di questa mia attività (e lo vengono a sapere sempre troppo presto) ha il terrore di finirci sopra. Che sia in una “buccia di banana” perché vestiti male (e lì non è colpa mia, basta venire vestiti ammodino) o peggio ancora in una delle mie digressioni del venerdì sui “maschietti inetti” non fa differenza. Temono questa cosa. In realtà non ho ancora capito se c’è un pizzico di orgoglio egocentrico in quanto “muse ispiratrici” dei miei articoli, o solo paura di venire sbeffeggiati pubblicamente. In ogni caso tranquilli, non ho mai fatto nomi! E comunque una blogger dalla penna veloce io la eviterei a priori…

4-Così come eviterei una con i capelli colorati. Lo so, ora è molto trendy, ma multicolor e ricci è una combinazione che non si affronta. Se poi avessi uno stile sobrio il tutto sarebbe attutito, ma io sembro un mini-pony anche quando vestita di nero. Non sono facile da abbinare, insomma 😉Schermata 2015-05-27 a 18.08.40

5-“Legge, vuol dire che è intelligente“. Ecco io leggo, scrivo, studio, osservo, insegno, imparo. Non sono una nerd pallosa, ma il cervello al momento lo faccio funzionare. Lo so, è un grosso limite. Se fossi un uomo preferirei una bionda tettona mediamente intelligente che si destreggia tanto bene tra i fornelli quanto tra le coperte!!!

6-Dimenticavo: non cucino (lo stato del mio frigo è stato più volte pubblicato da queste parti), ma mangio (il che implica investimenti in cene fuori, ma anche qui tranquilli, ho un sacco di amici ristoratori ed il vizio di non far pagare mai l’uomo per me); sono allergica alle pulizie domestiche, l’ultima volta che ho usato il ferro da stiro è stato ai tempi del Polimoda (usato per gli abiti della mia sfilata finale, mica per altro) e non ho la lavatrice. Non sarò mai un’ottima donna di casa. MAI!!! Un pessimo investimento dal punto di vista maschile, pessimo!

7-Non sono una chiacchierona, sono un’ottima ascoltatrice, ma ho una mimica facciale che tradisce qualsiasi mio pensiero. Se qualcuno mi annoia o sta dicendo una sequela di cazzate me lo si legge in fronte. Anche quando cerco di compiacere o sembrare interessata al racconto dell’ultimo libro di numerologia applicata ai massimi sistemi si vede benissimo che sto fingendo. E’ più forte di me. Tutta questa sincerità è spiazzante…da evitare!

8-Diretta, indipendente, poco diplomatica (poco pochissimo), fumina, lunatica e forte. Mio “fratello” Paolino dice che sono “troppo livornese“…dé, di sicuro non sono una principessina milanese e nemmeno una Donna (con la D maiuscola) del sud…come dice sempre mamma “hai un bel caratterino“. E le donne con carattere danno sempre un gran filo da torcere. Isoliamole!!!1095037_405988326173994_494254118_n

9-Iperattiva, mai ferma, con un treno che parte ogni cinque minuti. Sulla distanza o faccio venire le smanie anche al maschio più tranquillo o gli faccio venire voglia di cominciare ad uscire con un’ottantenne inchiodata al divano con la passione per le sciarpe sferruzzate a mano. Tranquillità, stabilità e sicurezza sono dei termini che difficilmente mi stanno accanto. Ecco perché…IMG_5520

La lista potrebbe continuare, ma la finiamo qui. Come al solito se la volete continuare voi…sono tutta orecchie (sì, c’ho pure le orecchie a sventola, ma questo lo mettevo tra i pregi)!!! 😉

Banana Lovers #16: Banana Comics & Cutes

Il potere espressivo della banana è infinito. Stampe, quadri, tessuti, street art o varie applicazioni nel campo del design non esauriscono il suo impiego. Infatti la mia “giallona” preferita rende bene anche in versione “cute“, kawaii o fumettosa. Basta poco a renderla buffa, sognante, sexy, ironica, sbarazzina, stupida o irresistibilmente carina!!! Piccole storielle o simpatiche scenette vedono la banana protagonista di sfighe quotidiane, cadute, scivoloni (ovviamente sulle bucce di banana) o messaggi provocanti. Inutile dire che a me la dimensione cartone animato/disegno idiota mi fa tanto ridere. Che ci posso fare se mi mettono allegria…dai, guardatele un attimo anche voi…banana bananas-cartoon-cute-fruit-Favim.com-486071bc32eff0263162845c4760a5ca6eb738Schermata 2015-05-25 a 16.50.25a54a6863bf7a17c56823715653a5a13e4cdbde917a983c0f419470a7ef8d794f

…non sono stupidamente divertenti?!? 🙂

Smile like a monkey with a new banana“! (e non è un doppio senso, giuro)

 

Buccia di Banana/Lo strascico dello strascico

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Il sogno di poter indossare un giorno un abito da sogno per una donna comincia molto presto, più o meno quando iniziano a farti vedere i primi cartoni e leggere le prime storie di principesse. O almeno così succedeva quando eravamo giovani noi, che le principesse di oggi somigliano più alla versione cartoon di Beyonce con le chiappe al vento che a delle signorine per bene. Fatto sta che questa storia dell’abito lungo e dello strascico ultimamente è sfuggita un po’ di mano a tanterihanna-big-bird__oPt

Princess Rihanna con il suo immenso frittatone giallo ha aperto la danza delle codone, ma indubbiamente la sua non è una coda normale, è una ruota gigante dal peso specifico indefinibile che la consacra a Regina degli strascichi!!!

Beyonce attends the Costume Institute Benefit at The Metropolitan Museum of Art May 7, 2012, celebrating the opening of Schiaparelli and Prada: Impossible Conversations.  AFP PHOTO /  TIMOTHY A. CLARY

Beyonce attends the Costume Institute Benefit at The Metropolitan Museum of Art May 7, 2012, celebrating the opening of Schiaparelli and Prada: Impossible Conversations. AFP PHOTO / TIMOTHY A. CLARY

Beyoncé dall’altra parte non poteva non competere a colpi di coda con la sua più giovane rivale: in mancanza di uno strascico possente ha puntato sul “piumato”…e sul culo di fuori (che mi sembra sempre un’ ottima arma)! 😉

ZENDAYA ARRIVES AT THE METROPOLITAN MUSEUM OF ART'S COSTUME INSTITUTE BENEFIT GALA CELEBRATING -CHINA: THROUGH THE LOOKING GLASS- ON MONDAY, MAY 4, 2015, IN NEW YORK. (PHOTO BY CHARLES SYKES/INVISION/AP) %_ 2015 MET MUSEUM COSTUME INSTITUTE BENEFIT GALA _%

ZENDAYA ARRIVES AT THE METROPOLITAN MUSEUM OF ART’S COSTUME INSTITUTE BENEFIT GALA CELEBRATING -CHINA: THROUGH THE LOOKING GLASS- ON MONDAY, MAY 4, 2015, IN NEW YORK. (PHOTO BY CHARLES SYKES/INVISION/AP) %_ 2015 MET MUSEUM COSTUME INSTITUTE BENEFIT GALA _%

La coda-ritta è una valida alternativa allo strascico pesante, decisamente più sbarazzina e meno impostata, mi rimane solo un dubbio: ma per sedersi?!?resize_rita-ora-e-l-abito-con-strascico_originalIl lungo-vero e castigato non è adatto a tutte: ecco perché chi non se la sente di fare la persona elegante a 360° può virare sulla sua variante di coda-spaccata, indubbiamente più sexy ma i problemi di deambulazione aumentano ed i rischio che il peso della coda vi lasci in mutande è ancora più alto!hanfuCode etniche, code che raccolgono ciuffi di peli e sassolini per strada, code con applicazioni o giga-code di tulle: ce ne sono per tutti i gusti, l’importante è che spazzino tutte un po’ per terra, altrimenti che scop…ehm, che coda è?!? 😉

CANNES, FRANCE - MAY 13: Hofit Golan attends the opening ceremony and premiere of

CANNES, FRANCE – MAY 13: Hofit Golan attends the opening ceremony and premiere of “La Tete Haute” (“Standing Tall”) during the 68th annual Cannes Film Festival on May 13, 2015 in Cannes, France. (Photo by Pascal Le Segretain/Getty Images)

C’è però un piccolo dettaglio da non sottovalutare: non basta una coda per fare una principessa! Se volete essere davvero delle “queen dello strascico“, dovete avere appresso anche una schiava pronta a sistemarvi l’abito in ogni momento: prima di uno scatto sul red carpet, mentre salite sulle scale, mentre vi accomodate su una sedia e soprattutto mentre andate in bagno! Ebbene sì, mi spiace sfatare un mito, ma anche le principesse cagano!!! Ed è proprio nel momento del bisogno che servono le aggiusta-code (se no sai che casino)?!?03_eva_longoria_getty Eva-Longoria-Cannes-2010-con-aiutante-530x430

Ci sono poi le wanna-be-code, quelle che la usano perché di tendenza, ma appena accennata…e spesso con scarsi risultati! Schermata 2015-05-22 a 16.05.49 Schermata 2015-05-22 a 16.06.37 Una coda non fa primavera, ma una coda fiorata come il copridivano anni 70 di vostra nonna un po’ sì! 😉 Se strascico deve essere, allora meglio che sia esagerato…voi che dite?!? Schermata 2015-05-22 a 16.07.06

Io, alle principesse, ho sempre preferito le streghe: erano parecchio più stilose! 😉 Buon inizio settimana, con gli strascichi e pure senza!!!

I ricatti sentimentali (non) funzionano

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Quante volte ho sentito intimare dalla Lei di turno un “Se non vieni con me vuol dire che non mi ami” oppure “Se mi vuoi davvero bene devi fare questo”. O peggio ancora “Mi comporto così perché ti amo” come mezzo per ottenere quello che si vuole utilizzando un ricattino psicologico bello e buono! Vi sembra un modo saggio?massimebruttine200

Il ricatto, piccolo o grande che sia, è un trucchetto sleale che ha il potere di tenere incollati uomini (o donne) con la stima sotto ai piedi o terribilmente innamorati (ricordatevi sempre che l’amore, quello forte forte, dura al massimo tre anni, quindi avete solo 1.095 giorni per fare pressioni di qualsiasi tipo prima che lui si riprenda e sbrocchi definitivamente) o piccoli cuccioli di uomo che farebbero qualsiasi cosa per accontentare la propria donna (ed avere del buon sesso in cambio). Questa manipolazione mentale del prossimo si attua solitamente con cose molto piccole, richieste banali accompagnate sempre dalla tendenza ad instillare un dubbio, mettere in discussione la relazione o il rapporto per il mancato consenso al “desiderio” espresso. Ci sono una serie di frasi subdole/bastarde che vengono spesso utilizzate a questo scopo, tipo:

-“Se tu mi amassi veramente non lo faresti” (perché, ci sono gesti che non sono segno di amore?)

-“Se tu mi amassi veramente, faresti così” (e giù a cercare di instillare sensi di colpa)

-“Se tu fossi così, potrei amarti davvero” (se ne volevate un altro, potete accomodarvi alla porta)

-“Se non mi porti in vacanza a Porto Cervo non te la dò per un mese” (stronze)!!! 😉

Il risultato? Lui si sente incapace, in difetto nella relazione amorosa e quindi tenterà in ogni modo di compiacervi…per i primi 10 minuti (se non è completamente pazzo)! Questo perché il ricatto fa leva sulla paura, ed è proprio in virtù di questa debolezza che l’accettazione incondizionata forza il proseguimento della relazione. Cattivelle. Che sfugga una volta o che sia un’abitudine comportamentale appresa da madri/amiche/film o tutta frutto delle vostre esperienze, sappiate che uno a caso come Honore de Balzac lo paragona direttamente ad un omicidio “Il ricatto è uno dei più vili assassinii. E ai miei occhi un delitto d’una scellerataggine più profonda dell’omicidio.” Sentimentalmente parlando è un pelino esagerato, non siete assimilabili a serial killer, ma a goffi criminali che tentano di svaligiare una banca puntando al cassiere una pistola scarica: può caderci un paio di volte, ma alla fine, quando capisce che è solo un mezzo per fare paura e che non siete in grado di sparare, quello che si rivolta sarà lui. Come tutte le abitudini poco sane è possibile disintossicarsi e depurarsi (richiesta grande forza di volontà). Se siete convinte che alla lunga funzioni, chiamatemi. Secondo me…massimebruttine201

Infatti io non credo molto a questi sistemi, anche quando ad attuarli sono i cari signori uomini, sia che utilizzino manipolazioni mentali o, peggio ancora, fisiche!

Ne parliamo anche con LaMario stasera alle 18.25 circa in diretta su radio m2o! Buon fine settimana…

Morgatta&TheCity: Il Chicco di Caffè (dalla Lola)

Era il 1989 quando Maurizio decise di investire su un corridoio in Santo Spirito tra via delle Caldaie e via della Chiesa e trasformarlo nel suo bar, “Il chicco di caffé“. A quei tempi, mi racconta, qui difronte c’era “Prezzemolo”, un locale famosissimo a Firenze gestito da Carlotta (noto travestito): “E’ stata lei a suggerirmi il nome per il bar.” IMG_5123Perché di un piccolissimo bar si trattava, prima di trasformarsi, dopo lavori e spostamenti, in una delle cucine più popolate del quartiere. A dare una mano a Maurizio arrivava la “Lola“, sua mamma, una donnina dalle mani d’oro e dai modi spartani: piatti casalinghi, toscanismi assortiti e le braciole fritte il sabato. Venticinque anni di storia, di cappuccini e brioche, di pranzi homemade, chiacchiere tra gli abitanti della zona, pellegrinaggi e soste di attori, musicisti, artisti ed illuminati fiorentini in uno piccolo locale che è diventato la “seconda casa” di tanti…IMG_3917 IMG_3921Maurizio gira ancora tra i tavoli durante i pranzi, un PR in veste di cameriere, anche se adesso il suo “Chicco” è stato ceduto a nuovi proprietari. Lo spirito “della Lola” è rimasto invariato, c’è solo stato un cambio generazionale che ha lasciato aperte le porte di questo ristorantino casalingo anche la sera a cena. Così da un paio di anni questo angolino ha ripreso a vivere anche di notte, con uno staff giovane e cuochi che, nel rispetto della tradizione fiorentina, hanno aggiunto un tocco di contemporaneità e stile agli intramontabili “must” del menu…

IMG_3885 IMG_3886Questa piccola osteria casalinga dai sette tavoli continua ad essere un luogo familiare e spartano, dove il servizio è friendly, educato e spigliato. Meta di giovani e meno giovani, il suo punto di forza è sicuramente la socialità: i posti a sedere non sono tanti, i tavoli vengono spesso condivisi, motivo per cui non è raro cenare insieme ad altri commensali (se cercate un posto intimo e riservato, ahimè, questo non lo è); un modo piacevole per fare nuove conoscenze e perché no, anche trovarsi gomito a gomito con Piero Pelù (che qui ci capita spesso).IMG_5135IMG_5117 Pochi fronzoli, tanti oggetti del passato, ricordi incastrati tra i muri, una colonna sonora di sottofondo sempre giusta (a Maurizio piace il funk e tutta la musica degli anni ’70, qualche giovane nostalgico propina Battisti&Co, ma non manca nemmeno un po’ di sound black o pop anni 90)! La Lola is “real”: quando non avete voglia di fronzoli, locali lucidi ed impersonali, tovaglie di lino e bicchieri di cristallo, questo posto è quello che ci vuole. Potete anche scarabocchiare sulle tovagliette di carta…;)IMG_5118 IMG_5120Ah, dimenticavo, i prezzi: onesti è dire poco!!! Con il suo dirimpettaio Caffè Notte, questo angolo di Santo Spirito sta diventando uno dei punti caldi della vita fiorentina, di giorno e di sera. Ve li lasciate scappare? Io diciamo che li frequento spesso… 😉IMG_5468

Il Chicco di Caffè (dalla Lola), via della Chiesa 16r, 055 265 4354. Tutti i giorni, pranzo e cena!!! Vi consiglio di prenotare a cena, almeno nel weekend! 😉

Come ti controllo la sclerata imminente

geekgirlSe c’è una cosa che fanno tutti almeno una volta nella vita (a parte mangiare e andare al bagno) è una bella sclerata. Chi non si è arrabbiato MAI alzi la mano che lo segnalo all’Ente Protezione Animali Bipedi Rari. Secondo me anche Ghandi e il Dalai Lama si sono incazzati un paio di volte: è normale, è la vita. Quando c’è un’amica con te ci pensa lei a darti un pizzicotto o una pedata negli stinchi sotto al tavolo per non farti uscire dai gangheri con la collega, l’amante o il capo. Ma quando sei sola e la tua coscienza non basta a fermare lo sclero imminente (e magari inopportuno o compromettente)? E’ in fase di progettazione WellBe, il braccialetto che ti aiuta a mantenere la calma!20150424082732-Indiegogo_collage

Il titolo della notizia uscita su Wired qualche giorno fa ha attirato immediatamente la mia attenzione, dopotutto si tratta di un oggetto del quale potrei avere bisogno 😉 Il braccialetto e la App a lui collegata promettono di monitorare il tuo stato di stress in ogni momento della giornata, rilevando battito cardiaco e valutando altri dati come l’ora del giorno, le persone che ti stanno intorno ed il luogo in cui ti trovi. Quando stai per trasformarti nell’incredibile Hulk ti arriva un messaggio, tipo “E’ ora che tu ti calmi, respira e beviti un bicchiere d’acqua“…o qualcosa di similare!1431683702_wellbe-4-600x335Ma non solo, la App propone anche altri esercizi con potere calmante, come la meditazione, respirazione o tecniche di rilassamento con musica, e continuerà il suo monitoraggio al fine di sincerarsi su quale sia la tecnica più adatta a te e riproportela per i successivi giramenti di coglioni. Una genialata. Come avere un medico e un santone Zen a portata di polso sempre!!! 😉20150424133827-List_BeforAfter_WhiteCi sono poi programmi disponibili anche sul lungo termine, perché “Less Stress, Better Healt“, come dicono i creatori di questo dispositivo. Come dargli torto…Il tutto è in fase di finanziamento con una bella collettona su Indiegogo, che a soli 10 giorni ha già raggiunto il 79% dei fondi necessari. O quanta gente stressata c’è in giro?!? 😉

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Io, quasi quasi, li supporto…

Motivational…

Tutti gli anni si compiono gli anni. Per quanto uno si possa mantenere giovane nel corpo e nello spirito, il tempo si fa incredibilmente i cazzi suoi e continua a spingerti avanti anche quando vorresti ancorarti per un po’ ad una certa età. E invece no. Lui va, tu devi andare. Ogni anno è un traguardo, ma ce ne sono alcuni che si fanno sentire in special modo, carichi di aspettative o concessioni dal mondo sociale: tipo i famigerati 18 anni, che puoi prendere la patente, oppure i 20, che non sei più “teenager” a tutti gli effetti, tipo i 30 che cambi decennio, e pure i 35…che guardi gli annunci di lavoro e cercano tutti “under 35“. Merda! Sto crescendo…

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E ti frullano le idee in testa, i pensieri si affollano, sgomitano, guardi il presente, pensi al futuro con un occhio alla situazione socio-politica che ti circonda (e ti viene il vomito), ti senti in un vortice dal quale non riesci ad uscire, sei cosciente di tutto con una lucida visione ma non hai abbastanza pazienza per il momento di “passaggio”. Io ho questo piccolo problema: odio aspettare! Ora poi, le smanie sono duplicate (accidenti ai numeri e al tempo che passa)!!! Ma ieri ho fatto una promessa, a me stessa e alla mia migliore amica: è giunta l’ora di andare nella direzione il più vicino possibile ai nostri desideri. Non che fino ad ora non ci siamo andate, ma forse è l’ora di spingere sull’acceleratore…e un po’ di self-motivation non guasta mai!!!IMG_384919588_666800290088174_6181511340289697515_n70f79eb7fa40ad2e2234142007bb26f8a6b43b997b7274d6512df62253073792329f171bb4713e87688cc407904af993FullSizeRender17378d6fb25a10aa3c05f3fb241760b310390557_666801170088086_7727103928744357673_nSchermata 2015-05-19 a 11.05.2811150931_666787303422806_2452894309921396535_n

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…o almeno ci proviamo! Sul serio!!! 😉

Buccia di Banana/Quando la mini è troppo mini!

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Mary Quant va ringraziata spesso per la sua brillante “invenzione” che dagli anni 60 in poi è stata simbolo di una rivoluzione al femminile che ancora continua: la mini-gonna! Ideata per agevolare la praticità dei movimenti e sostituire pesantissime gonne lunghe e scomode, ha subito nel tempo numerosi cambiamenti, ma soprattutto “accorciamenti“: « Sono state le ragazze della King’s Road ad inventare la mini. Io stavo facendo abiti semplici e giovanili, con cui era possibile muoversi, con cui si poteva correre e saltare e li avrei realizzati della lunghezza voluta dalla clientela. Io li indossavo molto corti e la clientela diceva “Più corti, più corti“. » Anche al corto, però, c’è un limiteLa-minigonna-un-invenzione-che-scandalizzo-il-mondo-530x318

La “mini” deve essere corta, circa 10/15 cm sopra la linea delle ginocchia, altrimenti diventa un’altra cosa, ma di una cosa sono certa: il culo non deve fare capolino!!! E non è una questione di “morale” (figurati, morale io) ma di stile.  😉mini_minigonna-scuolaQualcuno l’ha dichiarata morta, ma lei non è mai sparita del tutto, anzi. Vive in splendida forma, solo che spesso è stata ridotta ai minimi termini, trasformandosi da mini-gonna a maxi cinturone! Perché certe “mini” sono davvero troppo mini…12 l43-minigonna-120817104435_big

Ora, tanto tanto al mare (dove per me potremmo scorrazzare tutti allegramente nudi), tanto tanto le ragazzine giovani giovani, ma se tu, donna over 35, ti presenti nel locale “chic” con il sandalo gioiello tacco 12 ed il mini mini abito che ti copre appena le chiappe pensando di essere sexy, elegante ed appropriata, lasciati dire una cosa: sei appena sgusciata su una mega buccia di banana!!! Essere sexy prevede un vedo non vedo sbarazzino o intrigante, non sbattere la mercanzia in faccia a chiunque; l’eleganza, poi, ha a che fare con la classe, il portamento e lo stile (quello di cui tutti parlano ma che in pochi hanno) e non bastano certo due brillocchi su sandali ed il colore nero dell’abito a renderti raffinata. O no?!?
minigonnaminigonna10Stile, ma anche praticità: se la Mary si era data da fare per creare un indumento pratico e in grado di agevolare i movimenti…ecco, con una mini troppo mini va a finire che vai in giro come un’impedita: camminare su una linea dritta va bene, ma provati a chinare per raccogliere il rossetto caduto dalla pochette senza far vedere al mondo il colore delle mutande…miniskirt3…praticamente impossibile!!! C’è poi un altro gesto che mi lascia sempre perplessa quando vedo queste signorine con abiti o gonne cortissimi: quel vezzo di tirarsi giù la mini mentre camminanosvegliaaaaaa, guarda che se la tiri mica si allunga!!! Ci dovevi pensare prima, magari invece di metterti 15 cm di stoffa potevi indossarne 35 ed evitare di passare la sera con le mani al cu…ops!!! 
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…buon lunedì, con o senza la mini gonna 😉

Maschio a lunga conservazione #4: fatelo giocare!

venerdìcity

Nel mio osservatorio privilegiato ho assistito, nel corso degli anni, a scene raccapriccianti di coppie in cui Lui, ridotto ad un’ameba parlante (o anche muta), era completamente succube di una Lei con l’attitudine di un generale. Ho provato molte volte reale compassione per quei poveri uomini assoggettati a queste donne infernali (e pure un po’ stronze) che mi sono sentita di suggerire un paio di cose a salvaguardia del maschio e soprattutto della salute di una coppia: care donne-dittatrici, mollate le redini ogni tanto e lasciate che sia lui a condurre il gioco! Dopotutto…massimebruttine198

Un po’ di polvere di stelle lanciata in aria, un soffio di fumo negli occhi per annebbiare la realtà e qualche goccia di pozione che stordisce possono farvi comodo. Non lo dovete uccidere o addormentare, ma scompigliare un po’ la realtà, mescolare le carte, scendere dagli stivali di Wonder Woman e mettersi le pantofoline con le piume di struzzo rosa di Barbie Gattina.” Queste sono armi magiche che solo una donna lucida ed intelligente è in grado di utilizzare. Niente di difficile, ma ci vuole comunque un po’ di impegno…

Fargli credere che sia lui a condurre il gioco (a volte), lasciargli un po’ di libertà di azione e iniziativa senza bacchettarlo costantemente, accogliendo con sincero (o simulato) entusiasmo le sue proposte è un’ottima arma per risollevargli l’autostima e farlo sentire presente nella relazione.

Il pene-munito è insicuro per natura ed il poter essere utile è una pillola anti-distruzione-dell’ego importantissima da somministrargli giornalmente in piccole dosi. Quello che accade spesso è che la donna, dopo un po’ di tempo, tenda a sottomettere il proprio compagno, con atteggiamenti pratici e comportamenti mentali che lo rendono uno zerbino umano, ridotto nel potere decisionale personale e con la valenza di “figurante” nel menage a deux. Che tristezza!massimebruttine199

Posto che nel sogno di un legame ideale i soggetti dovrebbero avere lo stesso peso e nessuno si dovrebbe “tirare dietro” l’altro, se siete donne particolarmente forti, intelligenti e con l’attitudine al comando, utilizzate il vostro acume per giocare ad interpretare la dolce cucciola, senza aver paura di mostrare la parte fragile e debole, e lasciandovi coccolare e portare, per una volta, dove vuole lui. E’ importante, altrimenti nella migliore delle ipotesi in poco tempo avrete a che fare con un’ameba pronta ad obbedire a ogni vostro desiderio (mentre voi trainate il carretto…che alla lunga è sfiancante); nella peggiore si stancherà lui di sentirsi l’inutile accessorio di una donna che non lascia mai spazio a niente&nessuno (e quando vi mollerà non vi prodigate in esotiche scenate napoletane con lacrime da coccodrillo amazzonico). massimebruttine197

E poi, ogni tanto non sentite il bisogno di spegnere il cervello e lasciarvi portare? Io, a volte, sì. Ci sentiamo alle 18.25 su radio m2o per parlarne con LaMario e LaTringa…;) Have a nice weekend!!!