Anaconda vs Martello: 1 a 0

Ciclicamente ci sono artiste del pop che ritengono indispensabile far parlare di loro senza passare dalla musica che producono, ma bensì dalla quantità di pelle nuda che mostrano nei loro video, meglio se mentre si prodigano in gestualità replicanti atti sessuali. E mentre ci siamo visti e rivisti durante tutto l’inverno video di grandi glutei alle prese con il “twerking” (che altro non è se non un rapido shakeramento di mele) con la stagione estiva si è ufficialmente aperta la sagra delle chiappone, tutte opportunamente incastrate (in senso letterale) nel video della cara Nicki Minaj, che nel giro di poco tempo ha scalzato il record di visualizzazioni nelle prime 24 ore della bionda leccatrice di martelli (ben 19,6 milioni).Schermata 2014-09-06 a 18.21.38

Ora, dobbiamo premettere chel’ode al grande culo” è sempre esistita in ambito rap: il nigga, per definizione, non ama i lati B ossuti o schiacciati, ma preferisce quelli di sostanza (che per genetica hanno quasi tutte in dotazione dalla nascita e che ho scoperto incrementano fin da neonati con dei massaggi appositi). A suo tempo Sir Mix-a-Lot ha messo in rima questa sua passione corredandola di un video chiaro opportunamente reso pop ed ironico da riproduzioni di culetti di gomma che ruotano sui piatti o da quello gigante sul quale saltella…

Questo stesso concetto, nonchè alcuni pezzi di testo e di beat, sono stati ripresi dalla stessa Nicki per una rielaborazione molto personale, parecchio più esplicita e decisamente meno patinata.

Il video ha il suo perchè, in sintonia con il testo della canzone, che a questo giro non parla di amori finiti male o cuori infranti, ma proprio di chiappe e anaconde (l’anaconda non in quanto tale, ma come figura retorica che in realtà richiama ad un altro oggetto). Non mi vorrei soffermare sulla traduzione (che trovate qui), ma se non altro una scorsa veloce al testo giustifica la presenza di ananas, banane, donnine mezze nude, torri e liquidi che gocciolano. Nonostante queste sottili citazioni (che non sono inflazionate, di più) il risultato non è nè fine nè sottile, ma decisamente grezzo!!! Schermata 2014-09-06 a 18.46.48

Quattro minuti di movimenti, strusciamenti, ammiccamenti, booty shaking energici ed allusioni con un sottofondo di parole e parolacce in caduta libera e ritmata. Anche se la Nicki di solito ha un modo non fine, ma almeno ironico di raccontare il suo immaginario, a questo giro ha fatto di tutto per ricevere il titolo di Queen Bitch 2014, roba che in confronto Lil Kim sembra una santa. Insomma, la deliziosa ode alle trendissime donne “curvy” si è piegata (a 90°) ancora una volta ad assecondare l’immaginario maschile, offrendo la solita idea di donna-oggetto il cui grosso didietro è giustificato in quanto “attributo” preferito da anaconde varie ed eventuali. Che finaccia! Ma quello di non riuscire a tenere le gambe chiuse per l’intera durata di un video sembra essere una moda dell’industria musicale degli ultimi anni, anche Rihanna ci mette sempre del suo. E va bene che il solito “pelo” funziona sempre meglio del vecchio carro di buoi, ma ogni tanto qualche idea creativa questi discografici/artisti/video maker se la potrebbero far venire. O no?

In tutto questo delirio di carne e volgarità gratuita, ho comunque una certezza: l’ignoranza sarà l’ultima a morire!